MESSINA. L‘Associazione l’Eretico, nella persona del suo presidente Angelo Giorgianni,  unitamente agli avvocati Ettore Buda, Dario Carbone, Anna De Luca, Cetty Di Bella, Concetta Durante, Maura Galletta, Maria Dolores Giorgianni, Martina Giorgianni, Maria Gioffrè, Giorgio Leotti, Giuseppe Torre e Clelia Trimarchi hanno inviato al Sindaco di Messina Cateno De Luca un formale “richiamo alla tutela della Costituzione” ed una diffida dall’applicare, anche a mezzo ordinanze sindacali, le normative incostituzionali ed illegittime emanate dal Governo per l’emergenza sanitaria.

“Il Capo del Governo, in materia riservata al legislatore ordinario, ha emanato illegittimi decreti limitativi delle libertà nonché dei diritti costituzionali sopra riportati, ossia della libertà di circolazione, della libertà personale, del diritto al lavoro, nonché dell’iniziativa economica privata, garantite e tutelate dagli artt. 1, 4, 13, 16, 35 e 41 Cost – si legge in una nota diffusa dall’associazione – Infatti, detti atti limitativi sono meri atti amministrativi, per loro natura sottratti alla verifica del Parlamento, del Presidente della Repubblica, nonché della Corte Costituzionale”.

In particolare, la diffida dall’applicare le norme richiamate dall’associazione è fondata su: la illegittimità della dichiarazione di emergenza, prevista solo per autorizzare l’emanazione di ordinanze della Protezione Civile, mentre è stata usata dal Governo al fine di attribuire competenze a sé stesso; la illegittimità costituzionale dei decreti-legge con i quali il Governo ha delegato se stesso ed ulteriori enti amministrativi ad adottare provvedimenti restrittivi delle libertà costituzionali, provvedimenti che non ha nemmeno indicato all’interno del testo dei decreti legge; la illegittimità e inutilizzabilità di decreti del presidente del consiglio (meri atti amministrativi) al fine di limitare libertà costituzionali sulle quali vige riserva di legge assoluta, in alcuni casi (quelli delle libertà personali) persino affiancata da ulteriore riserva di giurisdizione.

“Pertanto, poiché da una palese ed illegittima limitazione di libertà costituzionali, potrebbero derivare responsabilità penali, civili, amministrative e contabili, direttamente ascrivibili non solo a tutti coloro che le abbiano emanate, ma anche a coloro che le hanno applicate, si rischia addirittura di far ricadere la responsabilità a carico del singolo rappresentante delle Istituzioni e/o delle forze dell’ordine nell’applicazione del Dpcm e delle relative sanzioni”, continua l’associazione.

“Sulla base di queste fondate considerazioni, si è richiesto al Sindaco di Messina di agire in difesa della Carta costituzionale, sulla quale ha giurato, diffidandolo dall’applicare, anche a mezzo ordinanze sindacali, e dal far applicare ai dipendenti, le normative incostituzionali ed illegittime di cui sopra”, proseguono i membri.

“Si precisa inoltre che nelle prossime ore saranno predisposti i modelli di ricorsi tipo per impugnare le contravvenzioni elevate in ottemperanza degli ultimi Dpcm o di ordinanze regionali o sindacali. I predetti modelli saranno presenti sul sito web dell’associazione l’Eretico”, conclude la nota.

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