MESSINA. Un raccordo tra tutte le parti interessate, e una cabina di regia per una strategia condivisa, con al tavolo Università, Papardo, Asp e Irccs. E’ il frutto della videoconferenza organizzata dal sindaco Cateno De Luca, che ha informato dell’arrivo a Messina del dirigente dell’Osservatorio epidemiologico dell’assessorato Salvatore Scondotto per coordinare le necessarie misure di contenimento, richiesto dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza: a Messina è in atto un picco (casi raddoppiati tra venerdi e sabato), e la circostanza è stata messa sotto i riflettori.

Lo stato dell’arte sui posti letto (qui un dettaglio sulla situazione) è che il Policlinico sarà la struttura di riferimento per i due livelli di ricovero (normale e rianimazione). All’azienda ospedaliera sono stati anche inviati i tamponi del Papardo

Al Policlinico è stato riconvertito il padiglione H: 70 posti letto per malattie infettive, 23 in terapia intensiva (30 a pieno regime). Altri 50 posti letto per malattie infettive e 12 di terapia intensiva saranno ricavati dalla riconversione di un altro padiglione.

Al Papardo ci sono 11 posti letto per malattie infettive (che arriveranno a 16), e 6 per terapia intensiva (che arriveranno a 10). Dovrebbe anche essere riconvertito un intero padiglione a beneficio dei ricoveri per coronavirus.

Al Cutroni Zodda di Barcellona c’è un progetto da 70 posti letto per malattie infettive e otto per terapia intensiva.

A Patti 4 posti letto di malattie infettive, che arriveranno a 7, a Taormina 8 posti in terapia intensiva, che possono arrivare a 12.

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