PALERMO. Già da martedi non c’è più l’obbligo di quarantena o del tampone faringeo, come stabilito dalla Regione in ottemperanza alle norme nazionali, ma chi entra in Sicilia da lunedi 8 giugno dovrà comunque lasciare un segno “tangibile” della sua presenza, registrandosi al portale regionale che traccia eventuali contagi da coronavirus, ed utilizzando l’app di “controllo.

Il protocollo sanitario per la gestione degli ingressi di soggetti non residenti nell’Isola nel periodo tra il giorno 8 giugno 2020 – 30 settembre 2020. prevede infatti che chiunque faccia ingresso in Sicilia, se non residente o domiciliato si registri sul sito internet siciliasicura.com, compilando integralmente il modulo informatico previsto, e utilizzi la WebApp collegata (o scarichi in forma gratuita sul proprio dispositivo di telefonia mobile, dalle piattaforme AppleStore e Android, l’applicazione “SiciliaSiCura”), con finalità di contatto con il sistema sanitario regionale ed eventuale monitoraggio/assistenza del proprio stato di salute.

Pwr garantire il rispetto dell’ordinanza, la numero 24, i vettori di trasporto pubblici e privati devono informare i passeggeri dell’obbligo di registrazione all’atto dell’acquisto del biglietto, mentre i gestori di strutture ricettive devono all’atto del check in far firmare un modulo con cui gli ospiti dichiarano di aver proceduto alla registrazione.

I compiti di monitoraggio dei turisti e presa in carico degli eventuali pazienti è assicurata dalle Unità Sanitarie di Continuità Assistenziale Turistica (Uscat): in caso di positività al contagio da Covid-19 di un soggetto non residente nell’Isola e presente per ragioni turistiche o di lavoro, l’isolamento domiciliare conseguente all’accertamento della positività al contagio, ove non sia necessario il ricorso a cure ospedaliere, è organizzato dalla Regione Siciliana senza oneri a carico dell’interessato.

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Domenico
Domenico
7 Giugno 2020 12:02

La formulazione dell’ordinanza è (volutamente?) ambigua, ma non vedo dove sia l’obbligo (non si usa mai questa parola, semmai necessità che non ha alcuna valenza giuridica). Nè potrebbe esserci obbligo, persino l’app Immuni è facoltativa…

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