PALERMO. La Sicilia “annovera una matrice di “rischio basso” in base ai tre set di indicatori relativi alla “capacità di monitoraggio”, alla “capacità di accertamento diagnostico, indagine e di gestione dei contatti” e alla “stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari”. Lo certifica una circolare del 12 giugno 2020 del Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico, e l’andamento epidemiologico nel territorio siciliano, come già accertato dai competenti Organi di controllo nazionali e della Regione, è di livello “basso”.

E quindi si “riapre tutto”. E’ stata pubblicata l’ordinanza 25 da parte del presidente della Regione Siciliana Nello Musimeci, che abroga tutte quelle precedenti emanate in emergenza coronavirus e in “fase due”, ad eccezione della numero 24, che indica gli obblighi che ha chi arriva in Sicilia (non molti, solo lasciare un segno “tangibile” della sua presenza, registrandosi al portale regionale che traccia eventuali contagi da coronavirus, ed utilizzando l’app di “controllo).

In particolare, potranno riaprire: sale giochi, sale scommesse e sale bingo; sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, nonché le fiere e i congressi; centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza che sono erogate nel rispetto della vigente normativa), centri culturali e centri sociali; comprensori sciistici; servizi ristorazione; attività dei servizi alla persona; stabilimenti balneari e spiagge di libero accesso.
E ancora: commercio al dettaglio; attività ricettive; commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati e mercatini degli hobbisti); uffici aperti al pubblico; piscine; palestre; manutenzione del verde; musei, archivi e biblioteche; strutture ricettive all’aperto (campeggi); rifugi alpini; attività fisica all’aperto; noleggio veicoli e altre attrezzature; informatori scientifici del farmaco; aree giochi per bambini; circoli culturali e ricreativi; formazione professionale; cinema e spettacoli dal vivo; Parchi tematici e di divertimento; sagre e fiere locali; professioni della montagna (guide alpine e maestri di sci) e guide turistiche.
Riguardo ai servizi per l’infanzia e per l’adolescenza, l’attività sarà consentita a decorrere dal 22 giugno, previo decreto attuativo dell’assessore regionale delle Politiche sociali, d’intesa con quello della Salute, da emanarsi entro domenica 21. Tutte le attività consentite, per prevenire il rischio di contagio, devono svolgersi secondo le modalità disciplinate della Linee guida.
Lo svolgimento degli sport di contatto potrà ripartire da sabato 20 giugno, nel rispetto delle disposizioni di prevenzione del contagio previste nell’ultimo decreto del presidente del Consiglio dell’11 giugno, e previo decreto attuativo dell’assessore regionale dello Sport, d’intesa con quello della Salute, da emanarsi entro giovedì prossimo.
Restano invariate le disposizioni precedenti in materia di prolungamento dell’orario di apertura e rinuncia al giorno di chiusura, mobilità e trasporti, prevenzione sanitaria.
In basso il link per scaricare l’ordinanza integrale.
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