MESSINA. Oltre quindicimila dosi di vaccino consegnate fino al 21 gennaio (la stragrande maggioranza di Pfizer-Biontech, 14316, la residuale parte, 1300, di Moderna), a poco meno di un mese dall’avvio della campagna di vaccinazioni contro la Covid-19. Sono quelli arrivati a Messina, città e provincia, in cui si è conclusa già una settimana fa la prima fase della campagna di somministrazione (destinata al personale medico, sanitario, a chi lavora in ambienti a rischio, alle residente sanitarie assistite, e la maggioranza delle case di riposo), ed è iniziato il richiamo con la seconda inoculazione. In tutto sono state somministrate 13.849 dosi, poco meno dell’8% dei vaccini somministrati in Sicilia, suddivise in 11.307 prime dosi e  2.542 richiami (i dati  sulle somministrazioni si riferiscono all’inizio della settimana).

Rispetto ai programmi stabiliti a livello nazionale dal ministero della Salute e recepiti dall’assessorato regionale alla Salute, che prevedeva entro gennaio le due somministrazioni per il personale sanitario, e alla fine di marzo gli over 80 e le categorie  a rischio, ci sarà sicuramente uno slittamento di qualche settimana, dovuta in massima parte alla difficoltà di Pfizer Biontech nell’assicurare la consegna delle dosi di vaccino concordate, nello scarso apporto, fino ad oggi, del prodotto di Moderna (anche se da un flacone di Moderna si ricavano dieci dosi, da uno di Pfizer “solo” sei), e del fatto che quello di Astra-Zeneca è stato approvato dall’Aifa (l’agenzia italiana del farmaco) una settimana fa, e l’assessorato regionale sta assumendo informazioni sulla disponibilità, anche  basandosi sul fatto che per la sua miglior finestra di efficacia è consigliato fino ai 55 anni.

In Sicilia, tra le prime regioni d’Italia nel rapporto tra vaccini consegnati e somministrati, sono state 201.115 le dosi assegnate, e l’88% di esse (177.046) sono state inoculate agli aventi diritto. Nel dettaglio si tratta di 102.780 “prime dosi” di vaccino, e 74.266 richiami: ciò significa che il 72,2% dei soggetti vaccinati hanno ricevuto la seconda dose.

A chi sono andati esattamente i vaccini di Messina? Circa 6500 sono stati destinati al personale medico (i seimila medici ed i circa 500 odontoiatri su base provinciale): i medici attivi sono stati vaccinati direttamente dalle aziende di appartenenza, mentre l’Ordine, in collaborazione con l’assessorato regionale, ha provveduto all’organizzazione della somministrazione dei medici liberi professionisti, pensionati e odontoiatri.

C’è stato chi si è rifiutato di farlo, il vaccino? Non ufficialmente, spiega Giacomo Caudo, presidente dell’ordine dei Medici di Messina. “Ufficialmente nessuno si è dichiarato contro il vaccino, ma non possiamo saperlo perchè ci sono stati impedimenti transitori, per cui non tutto il personale è stato vaccinato, e lo sapremo con certezza, se ci sono rifiuti, alla fine della campagna”, spiega. “L’ordine nazionale dei medici ha avuto una posizione molto ferma, aprendo anche procedimenti disciplinari contro chi si dichiara no-vax. Discorso diverso in questo caso, visto che la vaccinazione è su base volontaria, anche se la posizione dell’ordine consiglia caldamente, non potendolo imporre. E infatti, tutti i nove presidenti provinciali siciliani si sono vaccinati per primi”, conclude Caudo.

 

 

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