MESSINA. Che il caro-biglietto (voli più costosi di dieci volte rispetto alla media, con punte di +170% di quanto costerebbe a marzo) e il controesodo sia un rituale dell’arrivo natalizio non è nulla di nuovo. Dinanzi al costo di voli di oltre 400 euro sulle rotte Roma-Palermo e Roma-Catania, la giunta regionale guidata da Renato Schifani ha deciso di intervenire: a dato incarico  a una struttura legale specializzata in ricorsi all’Antitrust, perché si possa valutare l’opportunità e poi immediatamente rivolgersi all’Autorità che vigila sulla concorrenza”. L’intervento del presidente Schifani è stato apprezzato a livello politico specialmente dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla, nonché ex assessore della giunta Musumeci, che ha commentato: “Plaudo anche al richiamo alla compagnia Ita da parte del governo che col ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha sollecitato a un maggiore impegno per calmierare i prezzi”. Ma l’Antitrust non è stata convocata solamente in questa occasione. Già negli anni scorsi varie associazioni hanno richiesto una maggiore attenzione da parte degli organi di vigilanza. Nel 2019, l’unione imprenditori di ConfCommercio ha lanciato una petizione per richiedere l’abbassamento delle tariffe ai gestori e si stava preparando un ricorso all’Antitrust.

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