MESSINA. Il Comune di Messina rischia di perdere 46 agenti di Polizia Municipale tra Luglio ed Agosto, uno dei periodi più delicati in città per l’ordine pubblico, misure anti covid, viabilità, controesodo e movida. Si tratta dei vigili urbani con contratto a tempo determinato di un anno, assunti nel 2020, in scadenza il 13 agosto prossimo per i quali è stata chiesta la proroga per il 2021/2022, ma dal Viminale ancora non è giunta nessuna risposta.

Secondo Gaetano Giordano e Carlo Abbate (Csa), “Palazzo Zanca
ha chiesto al ministero dell’Interno di poter prorogare i contratti di almeno un anno e contemporaneamente di far scorrere la graduatoria, assumendo i restanti 12 idonei, ma finora non sono arrivate risposte. Il corpo dei caschi bianchi, infatti, è già ridotto all’osso, carente di almeno 300 unità e con un’età media di 56 anni. Un corpo che necessita di nuove leve e di concorsi interni per poter programmare l’immediato futuro. Inoltre da segnalare la mancata corresponsione delle indennità /spettanze periodo che va’ dal 2019 ad oggi”.

Per questo motivo, il sindacato Csa ha anticipato la proclamazione dello stato di agitazione e la programmazione dell’assemblea dei lavoratori : “In assenza di una risposta da Roma, intanto, il Comando è stato costretto a far smaltire le ferie ed i riposi arretrati a tutti i lavoratori in scadenza, con la conseguenza che in strada si rischia di avere meno personale per i controlli anti-Covid, prevenzione e repressione.

Per prorogare i vigili servono impegni di spesa pari ad 1 milione di euro.

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