MESSINA. Si è concluso nel pomeriggio di domenica 8 Aprile, presso i locali del Cesv  (Centro Servizi del Volontariato di Messina), il congresso territoriale Arci Messina. La platea congressuale, rappresentativa di tutti i circoli affiliati Arci della provincia di Messina, ha eletto il nuovo consiglio territoriale e i delegati al prossimo Congresso Regionale. A conclusione dei lavori, il consiglio territoriale, nella prima riunione post congressuale di rito, ha riconfermato Santo Gringeri come presidente. Santo Gringeri è fondatore del Circolo Arci Cento Passi di Torregrotta e dal 2015 Presidente di Arci Messina per il primo mandato. Al Congresso hanno partecipato Salvo Lipari, presidente di Arci Sicilia e Anna Bucca, Presidente del Consiglio Regionale.

Nella prima parte del Congresso, sono intervenuti tra gli invitati esterni anche Teodoro La Monica, presidente Anpi Messina, Santino Cannavò, presidente provinciale UispMessina, Vincenzo Scaffidi, presidente dell’associazione ‘’Il Giglio’’ di Milazzo affiliata Arci Ragazzi e Samadi Lipari del Movimento No Inceneritore della Valle del Mela.

Il Congresso Territoriale chiude la fase provinciale del XVII Congresso Nazionale Arci. Una fase che ha avuto inizio nelle scorse settimane con le assemblee in tutti i circoli della provincia di Messina. «Il Congresso – come affermato nella relazione di Santo Gringeri e rilanciato nell’intervento del presidente di Arci Sicilia Salvo Lipari – è l’occasione per parlare non solo di noi, ma anche per analizzare e confrontarsi su quello che ci succede attorno. L’incipit del nostro congresso nazionale è “Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno”. La scelta di questa citazione di Martin Luther King vuole indicarci che la paura è dentro questa nostra fase e rende chiaro quello che dobbiamo fare noi. Sviluppare la capacità di fare attività culturali e ricreative nei nostri circoli, dentro un rete larga, di un milione di soci è quasi 5000 circoli ARCI in tutta Italia, è un tentativo di risposta alle paure e alle preoccupazioni del nostro tempo. C’è bisogno di ricostruire un tessuto sociale e democratico nei nostri territori e noi siamo dentro questo percorso. Fare un congresso, costruire gruppi di dirigenti ha ancora un grande valore politico e democratico e non può essere liquidato come mera attività burocratica’’.

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