Lo scammigghiuso

Le regole del gioco del calcio, in riva allo Stretto, sono puramente aleatorie. Un mero canovaccio i cui assiomi fondamentali vengono messi continuamente in discussione in base alla location, agli sghiribizzi del momento e alle convergenze astrali. Lo scammigghiuso, in un contesto così precario, ci sguazza come una scrofa in una pozza di fanghiglia: cita cavilli inesistenti, inventa linee di campo immaginarie, sposta a sua discrezione i confini delle porte e in generale, come un abile stratega, cerca di trarre il proprio vantaggio in ogni circostanza, con la coscienza (sporca) di barare.

La sventura più grande si verifica quando lo scammigghiuso è al contempo il proprietario della palla. Alzi la mano chi non ha mai subito, durante le partite a Pace o a Cristo Re, un tale e vile atto di bullismo: “Il pallone è mio e tu non ci giochi”. Un’umiliazione gratuita e ingiustificata che ha introdotto migliaia di bambini messinesi alle atrocità del mondo (e alle derive ultime del concetto di proprietà capitalista). 

In tali circostanze, inoltre, la partita giunge a compimento raramente. Basta infatti che il match prenda una brutta piega per decretare il patatrac, con lo scammigghiuso che si incupisce, batte i piedi, mette la funcia e se ne va. E chi si è visto si è visto. 

 

Campo d’elezione: Cortile dietro casa, o ex campetto della Mazzini

Figura d’ispirazione: Compagno di classe benestante con pallone di cuoio e scarpini Nike Hypervenom

 

Subscribe
Notify of
guest

3 Commenti
meno recente
più recente più votato
Inline Feedbacks
View all comments
pippolipari
pippolipari
26 Gennaio 2018 10:46

Bellissimo! Unico appunto: per il tiratore di bisole la vera figura di riferimento non è tanto Alessandro Parisi quanto il ben più mitologico Leo Criaco.

Francesco De Joannon
Francesco De Joannon
26 Gennaio 2018 14:31

Da aggiungere anche il riordino, ovvero colui che, all’ ultimo minuto, non si presenta in campo o chiama un quarto d’ ora prima adducendo motivazioni pretestuose, cosa che avviene di solito in caso di maltempo. Questa tipologia di persone, tuttavia, se esclusa da altre competizioni proprio in forza dei ribordi, ha pure il coraggio di offendersi e pretende di essere convocata.