Il Viadotto Trapani – Ritiro – Giostra

 

L’autostrada tangenziale alla città scavalca le vallate e le colline con viadotti, il più alto tra i ponti urbani sta proprio sulla groppa di colline, palazzi e attrezzature sportive. Il viadotto messo su nel 1972 con la progettazione esecutiva dalla Techinital spa, incaricata di progettare ed eseguire tutta l’A20 Messina-Palermo, affonda gambe potenti e lunghissime dentro la città, a volte precipita dentro gli interstizi tra le case. Poi a quelle pile solenni del Viadotto Trapani Ritiro si è aggrappato il progetto dello svincolo di Giostra dell’ing. Rodriquez nel 1997, poi ancora le revisioni tecniche e progettuali dell’Anas. Vista da sotto sembra l’autostrada più pazza del mondo e quando va bene, cammina sulle scuole o i cortili degli asili, poi alzando gli occhi lassù in alto sembra un ottovolante, impenna e si richiude come fosse un circuito per sport estremi.

In questi anni è apparsa come una sopraelevata incombente quando ci sei sotto, un punto  fermo quando sei lontano, mentre quando ci stai su e provieni dagli ambiti dei monti interni è una grande corda tesa che improvvisamente sembra raccogliere energia utile per poi lanciare gli sguardi verso la città dello Stretto con il suo paesaggio.

 

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