Ma com’è bello andare in giro per i colli messinesi
A due passi dal centro, letteralmente (da piazza Castronovo, tempo permettendo, in massimo 15 minuti ci si arriva) c’è il polmone verde di Messina, i colli san Rizzo, la porzione di monti Peloritani che incornicia Messina. Per viverli al meglio, non c’è niente come percorrere i tanti sentieri che li attraversano: il più semplice da raggiungere, che inizia dalla strada asfaltata poco prima della vecchia Colonia, è il “sentiero dell’Abc”, che inizia il suo percorso di fronte a Forte Ferraro cui è annesso il parco Daini, gestito dalla Forestale. Ed è anche possibile proseguire sulla pista carrabile che porta alla Chiesetta della Madonnuzza. Poi c’è il sentiero Ziriò, lungo circa 2,430 Km: è compreso nel Demanio Forestale di Saponara e ha inizio da Portella Croce Cumia, sulla strada per Dinnammare, appena superato il cancello del vivaio Ziriò.
Il “Brignoli” è lungo circa 2,600 Km, per chi proviene da Rometta inizia dalla strada che costeggia Puntale Saitta in prossimità del rifugio della Forestale. È possibile iniziare il percorso anche dalla dorsale sterrata dei Peloritani ad 1 Km circa dal bivio di Dinnammare. Molto lungo, poco meno di nove km, il “Girasì”, compreso nel Demanio Forestale di Rometta, che inizia dalla strada che costeggia Puntale Saitta. Per chi preferisce la provincia ionica, c’è il sentiero Vernà: per arrivarci, da S. Teresa Riva è necessario imboccare la S.P. 23 per Rimiti. Il sentiero si sviluppa nella parte terminale, esposta a Sud, della pista estesa lungo il Demanio Forestale di Savoca ed è lungo circa 1,331 Km.
Lungo i percorsi vi sono numerose aree attrezzate con tavoli e panche: la prima vicina alla città di Messina, è stata creata attorno alla Chiesetta montana dedicata alla Madonna di Camaro, può ospitare fino a 150 persone, è dotata di punti cottura ed è immersa nel bosco: si sale da Camaro o dalle Quattro strade, direzione Dinnammare. Una seconda area attrezzata in fase di ultimazione è quella del centro polifunzionale di Camaro, chiamata anche bosco delle farfalle. Vi si accede da una stradina posta sulla sinistra poco sopra la vecchia colonia. Storica è l’area di Musolino, molto frequentata (e purtroppo non sempre da persone civili), che ospita fino a 350 persone. In zona sud, una nuova area attrezzata dei Peloritani di Messina, è quella di Lupo, nel bacino della fiumara di Santo Stefano Briga.