MESSINA. “Se l’Amministrazione voglia effettivamente intervenire con un massiccio abbattimento della popolazione di cinghiali presenti sul territorio di Messina e se si ritenga che tale previsione sia effettivamente in sintonia con le summenzionate disposizioni normative, che prevedrebbero soltanto un “abbattimento selettivo”, e “se sia stato accertato che sia stato eseguito il necessario censimento – monitoraggio delle specie faunistiche selvatiche e dei cinghiali presenti sul territorio cittadino”.

Sono i quesiti che il consigliere comunale della lista LiberaMe ha rivolto all’amministrazione all’indomani dell’annuncio, da parte del sindaco Cateno De Luca, dell’intenzione di abbattere gli animali che si inoltrano fino al centro abitato, soprattutto nei pressi di San Licandro.

Russo cita la disciplina normativa che regola il settore del contenimento e della equilibrata diffusione della popolazione di animali selvatici, che recita testualmente “Le Regioni (…) provvedono al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia. Tale controllo, esercitato selettivamente, viene praticato di norma mediante l’utilizzo di metodi ecologici su parere dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica”, e sottolinea come “qualora l’Istituto verifichi l’inefficacia dei predetti metodi, le Regioni possono autorizzare piani di abbattimento”

Da parte sua, ieri De Luca il Sindaco ha intrattenuto una conversazione telefonica con l’assessore regionale all’Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca , Edy Bandiera, per informarlo sulla situazione e sulla necessità di emettere un’ordinanza volta a reprimere il fenomeno nel rispetto delle normative vigenti. Sono emerse quindi le criticità relative alle Ordinanze contingibili ed urgenti emesse il 2 ed il 20 ottobre 2015, dal Sindaco di Messina e rimaste prive di riscontro.

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