A Barcellona Pozzo di Gotto per chiedere la chiusura definitiva dell’Opg. Due giorni in Sicilia, oggi e domani, del Comitato Stop Opg, per entrare nel carcere del Longano e visitare le due Rems siciliane di Naso e Caltagirone. Sabato, nella Rems catanese, è previsto anche un incontro al quale prenderà parte il sottosegretario alla Salute, Davide Faraone.
Il comitato sarà stamattina nel Messinese per denunciare la presenza in carcere di 13 persone con misura di sicurezza (ex Opg). Mentre “62 persone sono ristrette con disagio mentale in una situazione ben peggiore dell’Opg”. La stessa per cui si è mostrato allarmato il commissario unico per la chiusura degli Opg, Franco Corleone, che nella relazione dello scorso novembre ha scritto: «C’è il rischio di piccoli manicomi a Reggio Emilia e Barcellona».
Cos’è l’Opg, cosa è successo nel 2014 e cosa sono le Rems. L’ospedale psichiatrico giudiziario prende questo nome dal 1975, data di introduzione dell’ordinamento penitenziario: una definizione edulcorata per quello che è a tutti gli effetti un manicomio giudiziario. Nati quasi tutti alle fine dell’800 e per prassi inseriti poi nel sistema giudiziario, i manicomi per i “matti” che hanno commesso un reato seguono un percorso completamente diverso da quello dei manicomi semplici, che vengono regolati dalla legge 364 del 1904. Per questo la legge Basaglia (in realtà l’estensore è Bruno Orsini e la legge il risultato di un compromesso politico) abrogando la legge del 1994 non chiude i manicomi giudiziari ma solo quelli semplici.
L’11 giugno del 2010 la commissione parlamentare d’inchiesta entra a sorpresa all’Opg di Barcellona. Troverà un uomo nudo legato ai letti di contenzione. E un sovraffolamento disumano: “Da tempo denunciavamo la situazione impossibile che ci trovavamo a gestire, rimanendo puntualmente inascoltati”, spiega Nunziante Rosania, direttore del carcere di Barcellona.
Dopo l’inchiesta parlamentare un lungo iter legislativo porterà alla legge 81 del 2014 che dal 31 marzo 2015 chiuderà definitivamente le strutture psichiatriche carcerarie. La legge chiude gli Opg e istituisce le Rems, ovvero le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza.
In Sicilia ce ne sono due a Naso e a Caltagirone e una terza sta per essere attivata, sempre a Caltagirone. Nelle Rems non possono essere ristretti più di 20 pazienti.
Secondo il comitato Stop Opg le Rems siciliane funzionano: “Bisogna riconoscere il merito della Rems di Naso di aver dimesso più persone (39 in tutto) mediante interventi puntuali nei confronti dei Magistrati e dei Dsm (dipartimento di salute mentale). I soggetti appaiono compensati, sereni e coscienti della loro situazione: segno evidente che alle spalle c’è impegno e professionalità degli operatori”.
Ma le criticità restano parecchie : “Spesso i Magistrati del territorio, non usando collaborazione coi Dsm e non avendo posti nelle Rems, usano lo strumento della condanna come minorati psichici”.
Le strutture sono troppo poche: per un massimo di 20 pazienti le Rems in tutto il Paese sono solo 29. Situazione che ha creato lunghe liste d’attesa per gli altri soggetti da curare. E una gravissima criticità: “Sono 241 le ordinanze di sicurezza a cui non è stata data esecuzione per mancanza di posti”, spiega Franco Corleone, commissario unico per il superamento degli Opg. Dopo la legge, Barcellona è ora carcere ordinario: ospita 220 persone, di cui 55 detenuti con problemi psichici sopravvenuti dopo la reclusione, e 13 internati ex Opg. Una struttura carceraria anche per soggetti da curare. Non a caso Corleone avverte del rischio manicomio.
Ben 38 anni dopo la legge Basaglia, quindi, il superamento dei manicomi non è del tutto completo. E questo nonostante la nuova legge abbia previsto la chiusura anche di quelli giudiziari, ignorati nel ’78 dalla nota legge.
Ma c’è un aspetto sicuramente positivo: “Non esiste più l’ergastolo bianco – continua Corleone – ovvero la proroga all’infinito delle misure. Molti internati avanzano nei percorsi di reinserimento”.
(La foto è di Chiara Romanello)