MESSINA. «Resto stupito nel leggere le dichiarazioni del coordinamento per la chiesa normanna di Mili in merito a quanto espresso da noi in questi giorni a seguito della visita istituzionale insieme alle stesse associazioni presenti. Va subito fatta chiarezza rispetto a chi legge queste parole che meritano una replica, soprattutto quando si parla di fondi pubblici. La Chiesa Normanna di Mili gioverà di un finanziamento già approvato dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali – che come tutti saprete è guidato da Alberto Samonà in quota Lega – per mettere in salvaguardia il porticato del Monastero attiguo che rischia di crollare sulla Chiesa. E di questo si parlava nel comunicato: di interventi di somma urgenza per il porticato, per evitare che questo cadi. Su altri fondi si parla di eventualità, nella fattispecie il fondo per gli edifici di culto. Ricordiamo infatti che il monastero è opera di privati e non ci sono interventi previsti e possibili». Così, in una nota, il deputato regionale Antonio Catalfamo, capogruppo all’Ars per la Lega Sicilia, che risponde al Coordinamento associativo per la tutela e la valorizzazione del monumento in merito ai lavori di messa in sicurezza del porticato e alle accuse di “speculazione elettorale” avanzate dall’associazione.

«L’interesse per l’abbazia di Mili – prosegue – è giustamente rivendicato dalla parte politica che in più sopralluoghi ha preso un impegno sull’opera, per la sua salvaguardia e fruizione. La rete di collaborazione con le associazioni è altrettanto importante, tant’è che erano presenti i vari consociati dei vari comitati. Il comunicato di una parte di queste associazioni mi lascia sorpreso. Ma le uniche strumentalizzazioni che ho visto, non provengono da noi a questo punto».

 

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