MESSINA. “Siamo uomini delle istituzioni, e non possiamo essere il cattivo esempio del pregiudizio e delle discriminazioni. Se il mio amico Rosario Duca non accetterà le scuse che Enzo Trimarchi gli porgerà, provvederò a sollevarlo da suo incarico di assessore oggi stesso”.

E’ un Cateno De Luca molto risoluto, quello che commenta e stigmatizza con un certo vigore l’infelice uscita social dell’assessore alla Cultura della sua giunta, che su Facebook, in una discussione su Carola Rakete, ha commentato “E’ un trans”, insieme ad altri commenti piuttosto sgrammaticati dovuti presumibilmente alla fretta nel digitare.

“Nè pregiudizi nè atteggiamenti discriminatori, formulo ancora le mie scuse”, ha ribadito  “Mi dispiace per questa caduta di stile, io non sono un buon esempio in questo, ma non ho mai messo in discussione valori di principio”, ha continuato De Luca facendo un ammirevole mea culpa, che poco più di un anno fa era caduto nel tritacarne per una battuta anch’essa non esattamente felice (benchè non pronunciata da lui, ma dall’altro candidato sindaco Dino Bramanti).

La questione, però, sembra andare verso una risoluzione indolore: martedi mattina è convocata una conferenza stampa in cui assessore e Arcigay chiariranno l’accaduto, dopo le doverose scuse.

Dal canto suo Trimarchi, il cui uso dei social è quello tipico (molto leggero nelle responsabilità, pesante nelle parole e incurante delle conseguenze) degli over 50, non è nuovo a “uscite incongrue” di questo tipo. Insulti, considerazioni bizzarre e fanculizzazioni assortite (e pure frasi incomprensibili in cui anche il t9 alza le mani in segno di resa…) sono state nei mesi parecchio frequenti nella sua bacheca personale.

 

 

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Filippo Cucinotta
Filippo Cucinotta
26 Luglio 2019 16:01

Auspico che Trimarchi non si dimetta, in quanto farebbe un danno culturale ancora più grosso tornando a fare il preside di scuola.
Fa meno fanno continuando a non far nulla nel posto che occupa