MESSINA. Al “Verona Trento” di Messina non ci sono aule sufficienti ad ospitare gli iscritti, perché occupate dall’Istituto Nautico “Caio Duilio”, anch’esso in carenza di aule. È per questo motivo che stamattina studenti e professori dell’Istituto Tecnico tecnologico di Messina hanno organizzato delle ore di lezione nelle piazze cittadine, accendendo i riflettori su una situazione che va avanti da anni ma a cui, ancora, non si è trovata una soluzione.

 

 

Sostenuto anche da un comitato dei genitori istituito per dare forza all’iniziativa, il Verona Trento ha deciso di prevedere delle ore di lezione in più piazze della città: stamattina dalle 8:30 alle 10:30 due aule sosteranno in Piazza Duomo (lato Fontana Orione) e alla Passeggiata a Mare (davanti al Nettuno). Dopodiché i ragazzi si recheranno a scuola: «Siamo consapevoli che questa attività non può sostituire le aule, perché abbiamo bisogno dei laboratori. Il nostro obiettivo, infatti, è richiamare l’attenzione affinché la città sappia cosa stiamo vivendo».

 

 

Cosa è successo? Dal 2006 – secondo la ricostruzione della scuola – un’area abbastanza vasta del plesso di via Ugo Bassi è occupata dagli studenti del Nautico. «In questi anni la dirigente scolastica Simonetta Di Prima ha tentato con il dialogo di riprendersi le aule occupate dal Nautico per poter garantire agli alunni iscritti al Verona Trento di partecipare alle lezioni serenamente – raccontano dalla scuola – ed era stata tranquillizzata: la situazione si sarebbe aggiustata, hanno più volte ripetuto alle varie riunioni».

 

 

Gli immobili, essendo scuole secondarie di secondo grado, sono di proprietà della Città Metropolitana. «Durante l’ultimo incontro, avvenuto qualche settimana fa, abbiamo riscontrato un cambiamento nel modo di affrontare il problema e non ci è stata offerta alcuna soluzione alternativa auspicata precedentemente. Anche perché non è a noi che deve essere proposta, ma al “Caio Duilio”. Adesso però siamo in vera difficoltà e siamo davanti ad un bivio: o ci rimettiamo a fare la didattica a distanza o facciamo i doppi turni, come attualmente stiamo facendo (alcuni entrerebbero alle 8 per uscire alle 14 mentre altri farebbero lezione dalle 14 alle 20 di sera). Questo, però limiterebbe molto i ragazzi che così non potrebbero nemmeno praticare sport o avere del “normale” tempo libero», concludono dalla scuola.

Attualmente, invece, il doppio turno è svolto di mattina, ma questo non permette di coprire il monte ore.

 

 

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