MESSINA. Una discoteca abusiva chiusa, con la conseguente denuncia del gestore per la mancanza della prescritta agibilità locali e certificazioni delle norme antincendio, tre esercenti deferiti all’Autorità Giudiziaria per disturbo della quiete pubblica, altri tre locali sanzionati e segnalati alla Autorità di PS per attività di intrattenimento musicale svolto in assenza della necessaria licenza della Questura, nonché per l’assenza delle necessarie certificazioni sull’impatto acustico e taratura della strumentazione musicale.
E’ il risultato dei blitz della Polizia municipale dello scorso fine settimana a danno di locali notturni messinesi. I vigili urbani hanno anche sanzionato due locali per occupazione abusiva di suolo pubblico, con chiusura coatta per 5 giorni. Sospesa poi un’attività di somministrazione per accertate carenze igienico sanitarie gravi, dovute non solo allo stato di degrado del locale ma anche per avere mantenuto l’esercizio nonostante fosse privo di acqua corrente, con conseguente situazione bagni sporchi e liquami che fuoriuscivano dal pavimento. Il gestore è stato sanzionato con verbali di contestazione per accertate violazioni amministrative per importo complessivo di oltre 10.000 euro.
Per ultimo, un locale è stato sanzionato con novemila euro di verbale, per una lunga serie di mancanze: trappole insetticida con il conseguente riscontro sul pavimento della cucina di animaletti morti; un deposito di detersivi adibito a laboratorio e dispensa alimentare; e bidoni rifiuti stracolmi a diretto contatto con le zone di lavorazione. L’evidente stato di precarietà igienica ha reso quindi necessario un approfondimento sulle modalità di conservazione degli alimenti, fase che ha determinato illeciti di piu dolosa natura. Difatti, in alcune celle frigo erano pronti per essere venduti agli avventori, merce scaduta, prodotti congelati proposti come freschi e con indicazioni sugli ingredienti e allergeni non veritiere, ed ancora carne (kebab) scongelata, cotta e poi ricongelata la parte residuale per essere di nuovo riscaldata. Tracce di impurità evidenti sulla carne oltre che recipienti di conservazione inadatti, tracciabilità della carne inesistente, data di congelamento (ancorché non consentita) omessa, così come i termini di scadenza. Immediato è stato l’intervento degli agenti, con il sequestro degli alimenti, ovvero la merce scaduta e circa 20 chilogrammi di carne, racchiusa in un plico sigillato, è stata prelevata e depositata all’interno di un congelatore in dotazione al reparto annona e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria per le successive valutazioni. Il responsabile del ristorante è stato invece deferito all’autorità giudiziaria per il reato ipotizzato di frode in commercio e detenzione di alimenti per cattivo stato di conservazione. Una relazione dettagliata dello stato dei luoghi sarà inoltre trasmessa all’autorità sanitaria per le successive determinazioni.
Ls Polizia municipale non ha ritenuto di dover rivelare iul nome delle attività sottoposte a verbale o chiuse