Gaetano Saya

GENOVA. Tre anni e 10 mesi di reclusione per alcuni reati, fra cui una calunnia. È finito nuovamente in manette il messinese Gaetano Saya, 60 anni, già arrestato in passato con l’accusa di avere cercato di creare una polizia parallela, la “Dssa” (Dipartimento di studi strategici antiterrorismo).

Il neofascista era ricercato dal giugno del 2014 ed è stato intercettato oggi pomeriggio dai carabinieri del nucleo operativo di San Martino in una casa di Genova Castelletto. Nell’abitazione, presa in affitto da un suo conoscente, le forze dell’ordine hanno trovato anche vari reperti militari, due elmetti dell’Esercito italiano, bossoli esplosi di mitragliatrice, altre munizioni e materiale di propaganda legato alla Dssa.

Già leader del movimento Destra Nazionale-Nuovo MSI, guidato insieme alla consorte Maria Antonietta Cannizzaro, fra 2005 e 2006 era stato ritenuto, e per questo finì ai domiciliari in un’inchiesta partita da Genova, fra i creatori di un’ambigua struttura che si definì “Nuova Gladio”. “Alla fine – si legge sul Secolo XIX – risultarono piuttosto una banda di nostalgici e millantatori, ma oggettivamente capaci di ottenere svariati crediti nelle istituzioni e di accedere a database riservatissimi”. 

“Il Dssa – scrive sempre il giornale genovese – era organizzato in modo gerarchico, la struttura era articolata in sei divisioni a capo delle quali risultavano esserci in particolare Saya e Riccardo Sindoca. Il procedimento penale si chiuse con un proscioglimento generalizzato, sebbene il suo creatore abbia sempre rivendicato con orgoglio di averlo gestito”.

 (la foto in copertina è tratta dal sito FascinAzione.info)

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