MESSINA. Poco meno di ventimila euro di canoni per l’usufrutto di aree che da sempre i messinesi rivendicano come proprie: è quanto il comune di Messina prevede di pagare per il rinnovo delle concessioni demaniali relative ad aree del Demanio marittimo di pertinenza all’Autorità portuale di Messina. Che spesso, quasi sempre, non hanno nulla a che vedere con mare, col porto e con le attività ad essi connesse (e infatti la città reclama trasversalmente, da Cambiamo Messina dal basso a Capitale Messina).

Villa Sabin, per esempio, la villetta che sorge sul demanio marittimo, anche se con le attività portuali non ha nulla a che vedere, la cui titolarità delle aree appartiene all’ente di via Vittorio Emanuele, e il canone per usufruirne (e basta, perchè la manutenzione, ordinaria e straordinaria la fa il Comune) è di 4.022 euro all’anno.

Il Comune di Messina paga anche 2.296 euro per il parcheggio dell’Annunziata est, una grossa parte del quale è reso inagibile dall’erosione delle mareggiate senza che il legittimo proprietario delle aree (ma anche il Comune, che lo ha in gestione tramite canone) abbiano mai avuto intenzione di sistemarlo e 2.663 euro per l’ex gasometro (ad oggi sottoposto a lentissimi lavori per farne un parcheggio d’interscambio), o il parco Belfiore, 1450 euro per un’area in totale rovina e abbandono, mentre la vera batosta è rappresentata dai 5519 euro della Passeggiata a mare. Poi, a 619 euro ciascuno, ci sono un’altra serie di canoni per impianti di sollevamento, cabine elettriche, vasche di accumulo e condotte di adduzione, e anche per una sede, abbandonata da tempo, dell’ex IX quartiere. In tutto fanno 19.668 euro. Ed è solo il canone per i fini istituzionali. In caso di utilizzo commerciale delle aree, l’importo andrebbe rimodulato verso l’alto).

Prezzi altalenanti, quelli dei canoni: il comune ha dovuto pagare 9.561 euro nel 2014 (solo per Passeggiata a mare, parcheggio ex gasometro, sede del IX quartiere e impianto di sollevamento del viale della Libertà), saliti a 10.934 euro nel 2015 per l’arrivo del canone sul parco Belfiore, e che sono diventati 12.732 euro nel 2016 con l’inserimento del pagamento del parcheggio Annunziata, e dodicimila si sono confermati anche nel 2017 per nove canoni.

E in realtà, un decreto del 2017 ha ridisegnato la cartografia delle aree demaniali, cancellandone alcune, che quindi rientrano in pieno nella pertinenza comunale: le via Luigi Rizzo e Vittorio Emanuele, il parcheggio di Campo delle vettovaglie, la sottostazione della tranvia, e la rampa di accesso al parcheggio Annunziata.

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