MESSINA. Mentre a livello nazionale la discussione impazza, e divide a metà esercenti e consumatori tra favorevoli e contrari, il presidente di Confcommercio Messina ha deciso: no alle aperture dei negozi nei giorni festivi.

“Sono trascorsi otto anni dalla liberalizzazione selvaggia disposta dal governo Monti e oggi ribadiamo che quest’ultima non ha avuto effetti positivi né sui consumi, né sui dati dell’occupazione, producendo precariato, impoverendo il nostro territorio e osteggiando le attività produttive”, sostiene Carmelo Picciotto, presidente della confederazione dei commercianti.

“Per tali motivi siamo a favore della proposta di provvedimento relativo alle chiusure dei negozi nelle domeniche e nei festivi – prosegue Picciotto – convinti che nelle piccole e medie attività produttive le risorse più importanti siano quelle umane e la professionalità messa in campo quotidianamente. Siamo a favore di tale provvedimento laddove rappresenti un primo passo verso la redistribuzione degli equilibri commerciali vigenti. Dobbiamo prendere atto che in Italia la liberalizzazione sfrenata si è rivelata un fallimento che ha comportato la chiusura di numerose aziende, creando le condizioni per la penetrazione nel ventre molle di esercizi commerciali che poco hanno a che fare con la professionalità del Made in Italy”.

“Per tornare al concetto di Belpaese – conclude Picciotto, presidente ConfCommercio Messina – è necessario invertire la rotta e concertare al meglio le aperture, al fine di scongiurare la distruzione dei residui posti di lavoro. Sono necessari provvedimenti concreti e una visione condivisa, elementi inderogabili che permettano alle piccole e medie imprese sul territorio di essere parte integrante, fautori dello sviluppo della Città Metropolitana di Messina”

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