MESSINA. Requisire gli alloggi sfitti dei privati per destinarli agli sloggiati. Fra le tante discussioni, i pareri e gli interventi ascoltati nel corso della trasmissione “Storie italiane”, in onda questa mattina su Rai Uno, è questa la frase che colpisce maggiormente. A tirare in ballo l’argomento, quasi al termine del servizio è uno degli ospiti presenti in studio, che afferma: «Il sindaco ci ha detto stamattina che potrebbe requisire le case sfitte a Messina e se io fossi un proprietario di un’abitazione sarei molto preoccupato, perché la proprietà privata non si tocca. Poi avrei una domanda: come intende comportarsi con le persone che non vogliono lasciare le baracche? Interviene con le ruspe? Li fa arrestare?». Laconica la risposta di De Luca, che non ha smentito, limitandosi ad annuire più volte e confermando la sua assoluta intenzione di procedere secondo i tempi e i modi stabili lo scorso 6 agosto: «Il sindaco sono io lo faccio a modo mio. Lo Stato e la Regione mi devono venire dietro», ha chiosato, passando di fatto la palla ai due Enti. Il nodo cruciale, a questo punto, sembra essere la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei ministri.

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Lilipi
Lilipi
11 Settembre 2018 16:12

Per le emergenze penso sia giustificato requisire temporaneamente le case sfitte,però dopo aver utilizzato locali confiscati alla mafia o proprietà di enti pubblici(magari oggi date ad associazioni)e purché ai proprietari il Comune versi un affitto adeguato