MESSINA. Dopo “Cambiamo Messina dal basso” tocca a “Messinaccomuna”, il nuovo laboratorio di partecipazione politica di cui fa parte anche l’ex sindaco Renato Accorinti, che prende posizione sul tram e chiede al consiglio comunale di votare no al Salva Messina.

“Il laboratorio Messinaccomuna in coerenza ai propri principi fondativi – si legge in una nota –  aderisce alla petizione indetta da CMdB, con cui si chiede di non interrompere il servizio del Tram, ripristinando il precedente funzionale piano di Tpl e di non smantellare la natura pubblica delle società partecipate. Il buon funzionamento del servizio Atm , ottenuto durante la giunta Accorinti, decretato dai cittadini con un significativo aumento  della loro presenza sui mezzi, è la prova che i servizi essenziali possono e debbono essere gestiti in modo efficiente dal pubblico, con l’ausilio di  manager capaci e competenti. Oltre ai risultati di Atm lo dimostrano la programmazione e i risultati di Amam, i risultati ottenuti nei servizi sociali e anche quanto programmato dalla neonata Messinaservizi. Per tutto questo chiediamo al Consiglio e al Sindaco che i risultati raggiunti siano difesi e semmai portati avanti nell’interesse dei cittadini. Il sindaco De Luca vuole distruggere, con un colpo di spugna, gran parte del lavoro fatto, forse senza avere studiato gli atti, perseguendo logiche diverse da quelle dell’efficienza dei servizi pubblici per i cittadini”.

“Il salvamessina – prosegue – è un provvedimento privo di fondamento tecnico, amministrativo ed economico e contiene misure inutili e pericolose. Riteniamo che il Consiglio non debba votare questi tagli. Messina non va ‘tagliata’, ma amministrata con serenità, coraggio e competenza”.

 

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