MESSINA. Il centrosinistra si presenterà unito alle amministrative di giugno. E’ quello che emerge dalla relazione del segretario Paolo Starvaggi, approvata all’unanimità dalla direzione provinciale che si è riunita nel pomeriggio, a partire dalle 18.

Della coalizione faranno parte il Pd, Civica popolare, il Partito socialista ma soprattutto Sicilia Futura, movimento che a Messina fa riferimento all’ex deputato regionale Beppe Picciolo che nei giorni scorsi aveva dato segnali chiari di voler cambiare aria e passare al centrodestra, e anche Articolo 1, componente maggioritaria di Liberi e Uguali che in città per un pelo non ha espresso una deputata, Maria Flavia Timbro.

Costituita la coalizione, cosa bisognerà fare? “La costruzione di un programma per la città, chiaro ed efficace”, scrive Starvaggi, e quindi “velocizzare il confronto con tutte le componenti del partito al fine di individuare, in tempi brevi, una candidatura unitaria, nel tavolo di coalizione, in grado di porsi alla guida di un progetto civico per la città di Messina e vincere le elezioni amministrative”, recita un comunicato diffuso dalla stessa direzione provinciale.

E se una candidatura unitaria non venisse trovata? Primarie, da effettuarsi il 15 aprile. Il cui regolamento è stato approvato durante la stessa direzione provinciale.

Pace fatta quindi? Nemmeno per sogno. L’equilibrio è molto labile, e la base del Pd rumoreggia. A trattare per il Pd con coalizione saranno il deputato nazionale Pietro Navarra, Starvaggi stesso e l’ex deputato regionale Filippo Panarello, che dovranno incontrare i rappresentanti delle altre liste e venire fuori con la candidatura unitaria: il nome che uscirà dal tavolo deve comunque essere approvato dalla direzione provinciale. E già c’è chi è pronto a scommettere sulla frattura interna.

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