MESSINA. Si è svolto oggi, sabato 22 novembre, a Messina presso l’ex Chiesa Santa Maria degli Alemanni, il convegno “Alternative al Ponte”, un momento di confronto pubblico dedicato alle prospettive infrastrutturali per l’area dello Stretto, “con particolare attenzione alle soluzioni meno onerose, più sostenibili e realmente adatte ai bisogni del territorio”, spiegano i promotori.
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L’incontro, moderato dalla senatrice del Movimento 5 Stelle e Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, è stato aperto dai saluti istituzionali di Nuccio Di Paola, Vice Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana e coordinatore regionale del M5S, e di Antonio De Luca, deputato M5S all’Assemblea Regionale Siciliana e capogruppo del Movimento.
Nel corso del dibattito sono intervenuti la sindaca di Villa San Giovanni Giuseppina Caminiti, l’ex deputato e già membro della Commissione Trasporti alla Camera Paolo Ficara, il consulente tecnico Daniele Leonardi e il consulente tecnico Bogdan Fratini, che hanno approfondito le diverse alternative infrastrutturali al progetto del Ponte sullo Stretto. “Gli interventi hanno esaminato strategie volte a migliorare la mobilità dei passeggeri e delle merci, l’efficienza dei collegamenti ferroviari, marittimi e intermodali e la qualità del trasporto pubblico locale nell’area dello Stretto, attraverso soluzioni concrete, sostenibili e immediatamente cantierabili”.
“La discussione – spiega una nota – ha messo in evidenza come interventi mirati, dal potenziamento della rete ferroviaria alla riorganizzazione dei collegamenti marittimi, fino al miglioramento dell’integrazione tra i nodi di scambio, possano produrre benefici tangibili per cittadini, imprese e territori”.
A conclusione dei lavori, la senatrice Barbara Floridia ha ribadito la sua posizione contraria alla costruzione del Ponte sullo Stretto, sottolineando la necessità di orientare le risorse pubbliche verso opere realmente utili.«Il Ponte sullo Stretto è un’opera inutile, costosa e scollegata dai reali bisogni del territorio. I fondi destinati alla sua costruzione possono e devono essere investiti in opere davvero utili per la Sicilia e per l’area dello Stretto: interventi concreti, sostenibili e immediatamente realizzabili, capaci di rafforzare i collegamenti, favorire lo sviluppo e rispondere alle esigenze delle comunità locali. Siamo stanchi della propaganda di Salvini e dello spreco di risorse scippate ai siciliani».






