MESSINA. Mercoledì 20 luglio al Parco Horcynus Orca di Capo Peloro parte “Orizzonti – Transizione ecologica e nuove generazioni”, la XX edizione dell’Horcynus Festival, a cura della Fondazione Horcynus Orca e della Fondazione di Comunità di Messina. Tutto il programma della XX edizione, fino al 4 agosto, è disponibile sul sito https://www.horcynusorca.it/.

Nei tre giorni di prologo, ogni sera alle 21.00 con ingresso gratuito con prenotazione al numero 090.9032759, sul grande schermo all’aperto del Parco Horcynus Orca, la proiezione della trilogia de “Il Signore degli Anelli”, grande classico del cinema internazionale con la regia di Peter Jackson. In particolare, il 20 luglio sarà proiettato “La compagnia dell’anello”, il 21 luglio “Le due torri”, il 22 luglio “Il ritorno del re”.

I tre film, tratti dal capolavoro della letteratura inglese del Novecento di J.R.R. Tolkien, hanno come temi portanti la lotta tra il Bene e il Male, il valore dell’amicizia, l’accettazione dei propri errori, ma anche il rapporto dell’uomo con la Natura e il rispetto per essa. L’intero ciclo mostra la contrapposizione tra natura e interventi distruttivi dell’uomo, la trasformazione di valli verdeggianti in fucine industriali di armi e macchine da guerra, alimentate dal legno ricavato dalla distruzione delle foreste. Ma nel corso della storia la natura si ribella allo sfruttamento e ai progetti di chi vuole alterarne l’equilibrio con la forza.

Tolkien inizia a scrivere “Il Signore degli Anelli” nel 1937, all’alba di una nuova guerra mondiale e in un periodo in cui si cominciavano a valutare gli effetti dell’industrializzazione. Nei libri e nei film, quindi, l’abbassamento della qualità della vita e dell’aria, la distruzione di risorse naturali per far posto a fabbriche, e l’uso della tecnologia a scopi bellici sono questioni assai vive. Con un messaggio chiaro: la Natura è un dono, e l’uomo deve rispettarla.

Un messaggio molto simile a quello della XX edizione dell’Horcynus Festival che per questo sceglie la trilogia de “Il Signore degli Anelli” nel proprio prologo. Per ribadire che gli “orizzonti” del titolo del Festival sono quelli capaci di contrastare le diseguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento e i processi di mutamento climatico, per garantire il diritto al futuro delle giovani generazioni.

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