Non sono stati riconosciuti due dei cinque giovani individuati per la violenta aggressione ai danni di un ventinovenne avvenuta in via Garibaldi la notte tra il 20 ed il 21 maggio scorso nei pressi di un locale della movida. E’ quanto emerge dall’incidente probatorio che si è svolto innanzi al gip Monia De Francesco per il riconoscimento da parte di un uomo, di origini marocchine – un amico della vittima -, delle persone che avrebbero preso parte al pestaggio. La vittima, protetta dal vetro e senza che gli indagati la potessero vedere, non ha riconosciuto Michele Leggio e Luigi Bruno. I due giovani in prima battuta erano stati individuati insieme a Giovanni Tavilla, Giosuè Di Stefano e Alessio Doddis. Già il Tribunale del riesame aveva annullato l’ordinanza, rimettendo il libertà Michele Leggio e Luigi Bruno che avevano sostenuto di non aver preso parte al pestaggio. Ai domiciliari erano finiti Di Stefano e Doddis mentre Tavilla era rimasto in carcere. Il litigio si era consumato tra piazza Cairoli e la via Garibaldi. Un diverbio nato per la fila per il bagno non rispettata in un locale di via Garibaldi con il marocchino, amico della vittima. La discussione era proseguita anche fuori dal locale. Il ventinovenne, intervenuta a favore dell’amico, era stato accerchiato da più di una decina di giovani e mentre era a terra colpito a calci e pugni.
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