MESSINA. Il Presidente Pippo Campagna, il Consiglio di Amministrazione e gli organi direttivi e di controllo dell’Azienda Trasporti Messina S.p.A. esprimono la loro ferma condanna nei confronti della “vile aggressione a mano armata, ad opera di tre “balordi”, subita da un verificatore a bordo di una vettura tranviaria nella giornata di giovedì solo per aver fatto il suo lavoro”.

“Solo la professionalità del nostro verificatore e degli altri due colleghi a bordo, secondo la normale procedura che vede sulle vetture tranviarie la contemporanea presenza di 3 verificatori, ha consentito che l’episodio non degenerasse in fatti più gravi – racconta Campagna – infatti, la pronta richieste di intervento alla Questura di Messina ed il tempestivo intervento della Volante che in pochissimi minuti ha raggiunto la vettura, ha consentito l’arresto di due malfattori mentre il terzo è riuscito purtroppo a dileguarsi”.

“Da segnalare anche il gesto di grande senso civico, coraggio e responsabilità di alcuni giovani messinesi, che avendo poco prima esibito regolarmente il titolo di viaggio al nostro verificatore, prendevano le difese dello stesso”, a loro il Presidente Pippo Campagna esprime il ringraziamento ed il desiderio di incontrarli personalmente.

“Un particolare ringraziamento sentitamente dovuto va alle nostre Forze dell’Ordine che più volte hanno supportato e continuano a supportare l’ATM SpA. A tutti coloro che salgono a bordo dei mezzi pubblici desideriamo ricordare che i verificatori (ovvero “u controllori”) è a tutti gli effetti di legge un pubblico ufficiale come più volte richiamanto dalla Cassazione Penale. Pertanto, dichiarare false generalità allo stesso è un reato penalmente perseguibile, così come opporre resistenza con violenza a minaccia ad un Verificatore comporta, ai sensi dell’art. 337 del Codice Penale, la reclusione da 6 mesi a 5 anni”, conclude.

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