PALERMO. I manifesti contro la pillola abortiva Ru486, apparsi anche a Palermo, rappresentano “un ennesimo attacco sferrato ai diritti delle donne e veicolano messaggi che distorcono la realtà”. A prendere posizione contro i cartelloni, che riportano il logo di “Cristiani per l’Italia” e “Pro vita e famiglia”, sono alcune associazioni palermitane aderenti all’Udi (Unione donne in Italia), che denunciano  un clima da “Santa Inquisizione”.
“Come si può parlare di un farmaco adottato in un paese con tutti i crismi della ufficialità e secondo severi protocolli di sicurezza  in termini di veleno? Il corpo femminile – si legge in una nota – si conferma terreno di battaglie ideologiche, in cui culture oscurantiste si sovrappongono e mescolano lanciando messaggi fuorvianti. Altro che ‘dallapartedelledonne’. Insieme a diverse sigle ed  associazioni di donne in Italia, pretendiamo l’immediata rimozione dei cartelloni. L’appello lanciato dall’Udi nazionale, cui aderiamo, rivendica anche il diritto di avere chiarezza sulle informazioni false contenute nella pubblicità e chiede l’adozione di provvedimenti urgenti”.
La nota è firmata da Coordinamento antiviolenza 21luglio Palermo . “Il femminile è politico – Potere alle donne”.   – Casa mediterranea delle donne, Sinistra Comune, UDI Palermo – Le Onde .
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