MESSINA. Duecento anziani ogni cento giovani e 2.433 abitanti persi in appena 12 mesi. È una città che si spopola inesorabilmente e che invecchia sempre più quella “immortalata” nel report Messina in cifre, pubblicato come ogni anno sul sito del Comune. In base ai numeri, la popolazione residente sulla sponda siciliana dello Stretto, con dati aggiornati al 31 dicembre 2022, è di 224.007 abitanti, di cui 107.545 maschi e 116.462 femmine, in costante decremento: -2.433 abitanti rispetto al 2021 e ben 18.260 (-7,54%) rispetto al 2012. Non più una notizia, ma una costante.

In base ai dati contenuti in un grafico, per di più, i residenti ad agosto 2023 scenderebbero a 222956 unità. Ovvero 1.051 in meno rispetto l’inizio dell’anno.

I dati demografici del report risultato diversi rispetto a quelli contenuti nel bilancio demografico mensile dell’Istat, diffusi a gennaio del 2023, e più ottimistici rispetto a quelli consultabili sul sito dell’Istituto di statistica, secondo i quali in data 1 gennaio 2023 i messinesi sarebbero appena 219.387. Una differenza, si legge sul sito del Comune, dovuta a differenti campioni (registro anagrafico e non popolazione ufficiale Istat) e differenti metodi di calcolo.

 

 

Mentre la popolazione diminuisce, cresce l’età media (46,65 anni, a fronte dei 44,8 anni del 2019), con un incremento dei cittadini in età senile (+9,78% rispetto all’anno 2012): circa il 23% della popolazione ha più di 65 anni, mentre quelli con più 85 anni rappresentano il 3,12% della popolazione.

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale il quartiere più giovane è il secondo (44,4), mentre il più vecchio è il quarto (47,75), con 251 anziani ogni 100 giovani, 50 in più rispetto alla media cittadina.

 

 

Il report si focalizza quindi sull’indice di dipendenza, pari al 57,4%: significa che 100 individui in età attiva oltre a mantenersi essi stessi ne “mantengono” altri 57 circa. L’indice di ricambio, che misura il rapporto tra coloro che stanno per lasciare, a causa dell’età, il mondo del lavoro e coloro che stanno per entrare, è invece di 150: “quelli che escono, in sintesi, sono circa il 50% in più di quelli che entrano nel mondo del lavoro”, si legge.

C’è poi la questione natalità, con una consistente diminuzione delle nascite; -367 in valore assoluto in meno rispetto al 2019, pari al -20% rispetto al 2019. Il quartiere con la più alta percentuale di bambini in età inferiore ai 5 anni – spiega il report – è il secondo, con 3,82% della popolazione totale, e sempre il secondo quartiere è quello in cui si registra il valore più elevato dell’indice di carico figli per donna: 18,11 bambini sotto i 4 anni ogni 100 donne fra i 15 e i 49 anni.

In controtendenza rispetto agli altri dati sono i numeri dei residenti stranieri: 13.253, in crescita rispetto all’anno precedente (+380 unità), pari al 5,91% della popolazione totale (nel 2019 era il 5,27%). Crescono infine i matrimoni, che nel 2022 sono stati 1.490, quasi il doppio rispetto al 2019).

 

 

 

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