MESSINA. È stato presentato durante la conferenza stampa dello scorso 17 dicembre nella sede dell’Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica (Irib) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Mortelle a Messina, il progetto Poc metro “Interpares” (Inclusione, Tecnologie e Rete: fra Ricerca, E- Health e Sociale). L’idea tra i molteplici obiettivi, ha anche quello di supportare, per la prima volta in Italia, i ragazzi con condizione autistica, attraverso l’ausilio di dispositivi smart di tele-assistenza basati su tecnologie Internet of Things (IoT).

Tutti i giovani avranno tablet e smartphone, dotati di app per realtà aumentata e virtuale, ideata e programmata dall’Irib Cnr di Messina, che li aiutererà a riconoscere oggetti e situazioni e a interagire di conseguenza.

“Un nuova frontiera per il sostegno e l’inclusione sociale – hanno commentato dall’organizzazione- sia sul posto di lavoro, visto che sono previste anche convenzioni per apprendistato lavorativo, sia in altre situazioni quotidiane. Inoltre, inseriti percorsi di apprendimento innovativi con social robot e serious games (giochi per fini educativi) di ultima generazione, per la valutazione ed il potenziamento di competenze in sette macro-aree: cognizione, comportamento, comunicazione, emozione, relazione, adattabilità ed empowerment della famiglia.”

“Il progetto Interpares- hanno raccontato sui social- salpa con il vento in poppa. In due sole settimane è stato realizzato il portale web del progetto www.progettointerpares.com dedicato interamente alle famiglie, è stato attivato il database, la cartella di ricerca clinica, il sistema di sicurezza e privacy, è stato ottenuto il parere positivo dal Comitato Etico, sono stati reclutati i minori e le loro famiglie partecipanti al progetto, sono state individuate le strategie di avvio delle attività per giovani adulti, sono stati inseriti in piattaforma i test di valutazione ed i protocolli sperimentali di terapia, ed infine, sono state incontrate le famiglie in presenza sabato 6 novembre nell’aula conferenze dell’Istituto per esporre le attività che le coinvolgono.”

“Sono stati già reclutati – continuano- 83 minori e le loro famiglie, delle quali 20 sono state valutate ed avviate nel percorso multidimensionale di intervento sperimentale. Il progetto, tra l’altro, prevede la partecipazione di 100 persone con autismo per anno, ma avendone già reclutato 83, ai quali si aggiungeranno almeno altrettanti giovani adulti, nel complesso il progetto consentirà di coinvolgere ben più delle 300 famiglie previste nei tre anni. Dunque, i tempi sono stati superveloci, non ci sono stati problemi e il progetto sarà uno dei più completi sulla tematica dell’autismo. Su questa pagina potrete trovare aggiornamenti sulle attività in svolgimento.”

Il porgetto è finanziato su fondi POC METRO della città di Messina come progetto di ricerca, non di asistenza. È stato avviato ufficialmente lo scorso 1 novembre e da subito sono stati stretti legami con i partner come l’Istituto Superiore di Sanità. “Abbiamo – continuano dall’organizzazione- da subito effettuato il pagamento della fideiussione a garanzia e contestuale richiesta di anticipo al Comune di Messina del 20% del finanziamento. Il Comune, si è a sua volta prontamente attivato con gli atti di sua competenza e in tempi record ha già provveduto ad espletare il provvedimento di girofondi.”

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