MESSINA. Tutto pronto nella serata di oggi, 3 dicembre, dalle ore 19.00, presso La Balza Futurista, via S. Giuseppe 13, per una serata tra sonorità psichedeliche e fasci di luci fluo perturbanti con il dj set di Plantstep e l’ esposizione delle creazioni realizzate home made da Illuminauti Art. Un’ occasione per ascoltare e vivere in città un determinato tipo di musica, e la sua particolare atmosfera, che difficilmente si è mai spinta in riva allo Stretto.
Quello della psytrance, infatti, è un assetto tra i 140 e 150 BPM che discende dalla Goa, ovvero da quel filone di elettronica, che ebbe il suo apice a cavallo tra il 1994 ed il 1998, con cui iniziarono a nascere i primi rave in Europa, dalla quale si distingue per le sue sonorità molto più veloci e per il suo essere uno dei generi di elettronica più tecnici in assoluto.
«La psytrance nasce negli anni ’80-‘90 tra le spiagge lisergiche di Goa, dove libertà e sperimentazione si intrecciavano con la cultura psichedelica – spiega Angelo Velardi in arte Plantstep – le sue sonorità ipnotiche, fatte di bassline pulsanti, ritmi a spirale e texture acide, creano un viaggio mentale che trascende la pista. È una musica che non si ascolta soltanto: si attraversa. La singolarità si annulla e inizia un rituale collettivo che unisce tradizione, tecnologia ed energia tribale. Per la prima volta a Messina porterò quella che è la nostra filosofia di vita, quella che ogni anno ritrovo nei festival che frequento e dove suono. Tra questi, in primis, il WAO Festival, che si tiene ogni estate in Umbria, con prossime date annunciate dal 12 al 17 Agosto 2026, e che per me incarna nel suo stesso nome pienamente il nostro spirito: “We Are One”. Quest’anno l’ho definito “un ponte tra anime”, perché è proprio lì che le nostre vibrazioni individuali si fondono in un’unica energia condivisa».
Angelo, classe ’92, nato e cresciuto a Capo d’ Orlando, arriva a Messina come studente di Medicina e Chirurgia dove, dopo la laurea e la specializzazione, ha scelto di restare a lavorare come Chirurgo Oncologico, portando avanti la sua brillante carriera tra corsia e sala operatoria, senza mai dimenticare la sua grande passione per la psytrance nata sin da adolescente. A soli 14 anni, infatti, ne rimane da subito catturato per l’energia, per i ritmi incalzanti e per le atmosfere ipnotiche a tal punto da contribuire attivamente per diffondere la cultura della psytrance in Sicilia e in Italia. Dal 2018 intraprende, quindi, un percorso artistico che lo porta ad esibirsi in alcuni dei principali festival nazionali: Arriri Festival (2018, Sicilia), Aurus Fest (2019, Emilia Romagna), fino ad approdare nel 2023 al WAO Festival, punto di riferimento della scena internazionale, dove nel 2025 calca il Main Stage insieme ad alcuni tra i più grandi artisti della psytrance mondiale come Avalon, Tristan, Laughing Buddha, Giuseppe Parvati, e Mandala. Oltre ai festival, Plantstep si esibisce in numerose regioni italiane, prendendo parte a eventi di rilievo e aprendo le serate a headliner internazionali (Phobos, Dust, Z-Cat, EVP, Child-Os), entrando anche a far parte di Shanti Roma (ex Freespirit Foundation), ovvero uno dei collettivi storici e più influenti della psytrance italiana. Stasera, dunque, il suo sound in continua evoluzione, contraddistinto da atmosfere oscure, groove potenti e linee ipnotiche, partirà in primis come sottofondo d’ accompagnamento per le lampade in mostra realizzate artigianalmente dal siciliano Leonardo Milintenda per la sua linea Illuminauti Art, per poi andare a sfociare, nella seconda parte della serata, in un viaggio sonoro profondo e totalizzante nella pura essenza della psichedelia.
«I fili di ciniglia diventano linguaggio e luce – sottolinea Leonardo – dando forma, attraverso lampade e quadri, a un’esigenza profonda: lasciarsi attraversare dall’arte e trasformarla in materia viva. Ogni opera nasce da un’idea, da un concetto, da un’urgenza interiore che trova espressione in texture morbide e percorsi luminosi. Le creazioni invitano a rallentare, osservare e lasciarsi provocare. Sono spazi aperti al pensiero libero, dove l’immaginazione può muoversi senza confini».







