MESSINA. L’ex rettore dell’università di Messina Salvatore Cuzzocrea è stato oggetto di provvedimento di sequestro da 1,6 milioni di euro, eseguito dalla Guardia di Finanza per decreto del Gip sull’inchiesta in corso per il caso dei rimborsi (lo stesso gip ha rigettato la richiesta avanzata dalla Procura di arresti domiciliari), e un altro d’urgenza disposto dalla Procura per 860mila euro per un secondo troncone d’inchiesta. A Cuzzocrea sono state contestate plurime ipotesi di peculato per affidamenti diretti del dipartimento ChiBioFarAm, diretto dall’ex rettore, nel 2023, che secondo gli inquirenti non sarebbero stati utilizzati per progetti di ricerca scientifica.

Il sequestro preventivo d’urgenza da 860mila euro nasce dagli esiti della commissione audit straordinaria istituita dall’Università per verificare la legittimità di 61 decreti di pagamento risalenti al 2023 dal Dipartimento “ChiBioFarAm”, che avrebbe rivelato affidamenti diretti disposti dall’ex rettore in qualità di responsabile di progetto, formalmente per ricerca scientifica ma che, secondo gli investigatori, sarebbero stati utilizzati per motivi tornaconto personale.

Le indagini, erano nate in seguito a diversi esposti presentati dal sindacalista e senatore accademico Paolo Todaro su presunte irregolarità sui rimborsi spese nell’ambito dell’attività di ricerca svolta. (qui la storia)

 

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