MESSINA. Caronte & Tourist ha attivato un corso di autodifesa dedicato alle dipendenti. Un’iniziativa che si inserisce in un percorso più ampio, fatto di azioni concrete volte alla prevenzione, al riconoscimento e alla denuncia della violenza e, ovviamente, al sostegno delle vittime. Caronte & Tourist ha scelto di intervenire sul fenomeno ancora in crescita su più livelli: da un lato continuando a sostenere strumenti “a valle” come centri antiviolenza e case famiglia; dall’altro investendo con ancora maggiore convinzione “a monte”, nella prevenzione della violenza psicologica e fisica.
«Si tratta di un processo di cambiamento collettivo – sostiene l’azienda – dove l’obiettivo è promuovere, a partire dal posto di lavoro, una cultura non violenta, dove gli atti di violenza vengano condannati ed estinti non solo dalla vittima ma dal sistema stesso.»
«Intervenire solo alla fine del processo, quando la vittima è già tale, è fondamentale ma non è sufficiente per estinguere il fenomeno. – ha dichiarato Tiziano Minuti, HR Manager e Responsabile della Comunicazione del Gruppo C&T – Vogliamo essere parte attiva di un cambiamento insieme ai nostri dipendenti e le nostre dipendenti. Le donne all’interno della nostra azienda – oggi in crescita, per numeri e mansioni – sono colleghe, figlie, madri, mogli, sorelle. È importante che non si sentano mai sole e che sappiano riconoscere il pericolo prima che sia troppo tardi.»
Nel 2022, l’istituzione del ruolo della consigliera di fiducia, una figura professionale capace di intervenire anche su questioni di genere interne ed esterne all’ambiente lavorativo, fu uno dei primi passi in questa direzione. A questo strumento si sono affiancate nel tempo altre iniziative, tra cui oggi il corso di autodifesa, concepito come percorso di empowerment personale e collettivo, per rafforzare la consapevolezza, la fiducia in sé stesse e il senso di comunità.
Il corso di autodifesa, avviato in forma sperimentale lo scorso ottobre grazie alla collaborazione con gli insegnanti di Don’t Touch Me, Francesca Lucia e Giovanni Zumbo, ha l’obiettivo – spiegano gli stessi istruttori – “di aumentare la fiducia in sé stesse e la consapevolezza del proprio corpo. Non vogliamo istruire eroine, ma sviluppare lucidità nell’analisi delle situazioni, riconoscere segnali di pericolo ed agire già prima che l’aggressore sia troppo vicino“.
Durante le lezioni vengono analizzate diverse situazioni di rischio, forniti consigli pratici per la vita quotidiana ed esercitate tecniche intuitive per colpire i punti vulnerabili dell’aggressore. Grande importanza è dedicata al riconoscimento dei confini personali e al linguaggio del corpo: si allena lo sguardo, il riflesso istintivo e la visione periferica volti a sviluppare una mentalità difensiva da portare con sè nella vita quotidiana insieme alla capacità di sapersi imporre con voce e corpo per affermare il proprio spazio di sicurezza personale che nessuno può violare.
Tra gli strumenti “a monte” attivati dall’azienda rientrano anche i percorsi di formazione obbligatoria sul linguaggio inclusivo e sullacomunicazione non violenta, quest’ultimo attualmente in corso e rivolto a tutti i dipendenti e al management. “Si tratta di una formazione intensiva che, attraverso un laboratorio esperienziale e tecniche performative teatrali, guida i partecipanti a esplorare le proprie emozioni, riconoscere gli errori comunicativi e avviare un autentico processo di cambiamento, promuovendo relazioni basate su rispetto, ascolto e inclusione” spiega Piera Calderone, Diversity & Disability Manager del Gruppo.
Un impegno che assume un significato ancora più forte nel mese in cui ricorre la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, richiamando l’urgenza di promuovere strumenti di prevenzione e consapevolezza. “Le statistiche sui femminicidi, pur registrando un lieve miglioramento rispetto al 2024, ci ricordano che la strada è ancora lunga. Violenze consumate a pochi metri da noi, in contesti insospettabili, hanno aperto gli occhi sulla realtà del fenomeno e spinto molte donne a partecipare”, conclude Minuti.






