MESSINA. Anche per quest’estate, i cantieri del ponte sullo Stretto di Messina, dati per imminenti fino a fine luglio dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, come da tre anni a questa parte, partiranno la prossima estate: lo ha spiegato a Milano Finanza l’amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci in un’intervista.
Alla domanda della giornalista messinese Elisabetta Raffa “Il cronoprogramma completo dei lavori cosa prevede?”, Ciucci ha risposto: “la progettazione esecutiva e i lavori, articolati su tre fasi.la prima, inerente i collegamenti stradali ferroviari, prevede l’apertura dei cantieri a maggio 2026. La seconda riguarda gallerie, svincoli, e tre nuove stazioni ferroviarie, inizierà a settembre 2026. La terza, il ponte vero e proprio, partirà a marzo 2027. Il completamento lavori è previsto nel 2032“.
E d’altra parte, Ciucci era sempre stato cauto sull’avvio dei cantieri, preferendo non sbilanciarsi e non fornendo date perentorie: “La progettazione esecutiva del ponte vero e proprio richiede tempi più lunghi, per questo i primi cantieri riguarderanno le opere a terra“, ha spiegato l’amministratore delegato della Stretto Spa. Secondo il cronoprogramma della società, prima di vedere le prime gettate di cemento, i primi trafori e le prime ruspe, passerà ancora un bel po’ di tempo. Intanto ci sono più di più di dieci mesi di ritardo rispetto alla scadenza indicata nel progetto definitivo “rivisto”, e i primi lavori sarebbero opere propedeutiche, che dureranno 575 giorni (quindi le lavorazioni vere e proprie dell’opera non inizieranno che tra due anni). Tutte opere che, nella prima versione del progetto definitivo, sarebbero dovute iniziare più di un anno fa.
Contrariamente alla cautela manifestata da Ciucci, Salvini sull’apertura dei cantieri è sempre più zelante, nonostante sul progetto definitivo manchi ancora “controllo preventivo di legittimità” da parte della Corte dei conti (che non è vincolante). Domenica 7 settembre, durante il Forum di Cernobbio, ha lanciato un’altra data per la “prima pietra: “Conto che fra settembre e ottobre si parta con i cantieri, proprio con gli operai, con gli scavi e con gli espropri» delle case e dei terreni interessati dall’opera”, ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture.
Una scadenza temporale, quella riportata da Salvini, che non trova riscontro nemmeno nei comunicati del ministero che il leader della Lega dirige: “Si prevede l’avvio dei cantieri entro la fine del 2025 con i lavori per le opere anticipate, che minimizzeranno l’impatto dei cantieri sul territorio. Queste includono la realizzazione di piste, la predisposizione dei campi base, la bonifica da ordigni bellici e la risoluzione delle interferenze con i sottoservizi”, spiegava un comunicato del ministero all’indomani dell’approvazione del progtto definitivo.