MESSINA. «In merito alla notizia dell’aggiudicazione dell’appalto di progettazione-realizzazione dell’impianto per il trattamento della frazione umida di Mili nel comune di Messina, voglio fare alcune precisazioni in seguito ad alcuni toni trionfalistici». Parole del senatore della Lega Nino Germanà, che spiega le sue ragioni Ion una nota.
«Non sono contro l’impianto di Mili ma è sotto gli occhi di tutti che sullo stesso gravano troppe ombre, a cominciare dalle enormi criticità del depuratore, a poca distanza dal sito prescelto per l’impianto di trattamento della frazione umida. Due impianti così vicini e così impattanti sull’ambiente rischiano di azzerare per i residenti qualsiasi possibilità di continuare ad abitare le proprie case. Il sindaco di Messina dovrebbe valutare con attenzione tutte le criticità sanitarie. Inoltre esistono profili di illegittimità dell’impianto, su cui gravano un ricorso, che sarà trattato al Tar di Palermo il prossimo 4 dicembre 2025, ed un esposto alla Procura della Repubblica ed agli Enti competenti per i pareri. Io stesso e la Lega continueremo a vigilare affinchè l’iter del procedimento proceda nel rispetto dei vincoli e delle regole, senza corsie preferenziali e tenendo conto del bene primario della salute dei cittadini. Invito il Sindaco e tutti gli organi competenti a fermarsi immediatamente, in modo che prima di assumere obbligazioni giuridicamente vincolanti nei confronti dell’impresa siano istruite e definite le criticità sollevate dal Comitato Amo il Mio Paese. Per tale ragione sarò a fianco del Comitato ed eserciterò le mie prerogative di parlamentare affinché l’impianto venga fermato fino a quando non ci saranno certezze rispetto ai rischi per la salute dei cittadini».