MESSINA. La bonifica di un immobile in Via Scuole a Torre Faro. È quanto chiedono i consiglieri della VI Municipalità Massimo Costanzo e Antonino Biancuzzo, che sottopongono nuovamente la struttura all’attenzione dell’Amministrazione comunale, e più specificatamente alla dottoressa Maria Grazia Giacobbe (dell’Ufficio Direzione Generale IACP Messina), al Comandante dei Vigili Urbani di Messina, al Dipartimento servizi Ambientali del Comune di Messina, al Sindaco della Città di Messina Federico Basile e al Presidente della sesta Municipalità Francesco Pagano.
«Attualmente si trova in disuso e in condizioni visibilmente ammalorate che destano serie preoccupazioni anche di carattere ambientale – spiegano i consiglieri – Come è visibile dalle foto, oltre alle precarie condizioni con le quali si presenta, e con le finestre murate che non permettono di capire cosa vi sia all’interno, si evidenzia la presenza sul tetto di eternit di amianto. Trattandosi di una struttura situata in pieno centro abitato, e in particolare anche vicino ad una scuola, rappresenta un potenziale rischio alla incolumità e alla salute cittadina».
Per tali motivi, i Consiglieri chiedono «con la massima urgenza di attuare tutti i provvedimenti necessari, che ad oggi ancora non sono stati adottati, per il recupero e la bonifica dello stabile, sia dall’amianto che altri eventuali rifiuti che dovessero depositarsi all’interno. Sarebbe auspicabile che lo stabile e l’intera area possa essere valorizzata per ridarla alla comunità come spazio per tutti e non un pericolo per la salute», concludono.
Già l’Agenzia del Demanio Direzione Regione Siciliana – Servizi Territoriali Palermo 2 si era espressa sull’immobile, spiegando che la «particella 1127 del foglio di mappa 48 risulta originata dal frazionamento dell’originaria particella 84 che, nei vari passaggi catastali, ha originato anche le particelle 1452 e 1453, oggi intestate a privati, in virtù di atti di vendita stipulati rispettivamente nel 2015 e nel 2019 dall’Istituto Autonomo Popolari, al quale (con volture catastali d’ufficio effettuate nel 2014) furono intestate le suddette particelle. A tale Ente si ritiene, pertanto, che vadano indirizzate le comunicazioni riguardanti l’area in oggetto, in quanto la particella 1127, sebbene ancora intestata al Demanio dello Stato, risulta di proprietà dello I.A.C.P., circostanza peraltro confermata da quanto riportato nelle annotazioni alla nota di trascrizione dell’atto di vendita della particella 1453: “alla parte venditrice pervenuta in più ampia estensione, essendo la stessa, in esecuzione dell’art. 1 della legge n. 1289 del 21/8/1940 e del R.D. n. 1617 del 29/12/1941, stata ceduta dal Demanio dello Stato al Comune di Messina con consegna all’Istituto Autonomo per le Case Popolari con verbale del 9 giugno 1942″».