Sicilia 2025, ripresa satellitare da Copernicus

 

MESSINA. La Sicilia dallo scorso febbraio è fuori dalla condizione di siccità. Nonostante il miglioramento della situazione degli invasi siciliani ( e conseguentemente anche del verde sul territorio) però ancora molte aree sono in fase di ripresa. In particolare nonostante, come affermato dall’Autorità di bacino della Presidenza della Regione Siciliana, le piogge di questi mesi «hanno già determinato un incremento di 3 milioni di metri cubi di acqua negli invasi siciliani destinati ad uso potabile», ma in generale secondo il Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano (SIAS), le scarse piogge di aprile non hanno interamente permesso ai bacini di consolidarsi: «Mettendo in evidenza la difficoltà a superare pienamente gli effetti a medio-lungo termine del forte deficit pluviometrico registrato tra 2023 e 2024»

Il mese di maggio invece ha conosciuto in realtà diverse fasi di relativa instabilità, che tuttavia hanno di volta in volta interessato porzioni limitate del territorio regionale e più frequentemente il versante tirrenico messinese. Solo nell’ultima parte del mese la stabilità si è fatta persistente. Il numero medio di giorni piovosi è risultato pari a 5, superiore alla norma del mese, pari a 3, ma ben lontano dagli 11 giorni piovosi registrati nel maggio 2023. Il numero massimo di giorni piovosi, 10, è stato registrato dalla stazione Cesarò Monte Soro (ME), mentre 1 solo giorno piovoso è stato registrato a Licata (AG).

Per il mese le piogge, pur desiderate per il loro apporto idrico, sono anche molto temute per i danni che possono causare. In questo caso, i danni appaiono molto limitati: la fienagione è stata ostacolata solo temporaneamente ed ha potuto beneficiare quasi ovunque di una rapida asciugatura del foraggio dopo gli eventi piovosi; nelle aree di montagna gli apporti idrici hanno ulteriormente favorito una già buona produzione. Anche sui cereali si segnalano solo casi limitati di allettamento e assenza di danni alla qualità sulla produzione in avanzata fase maturazione, mentre sulle produzioni tardive le piogge hanno creato condizioni più favorevoli per l’ultima fase dell’accumulo di amidi nelle cariossidi.

La situazione comunque risulta molto meno grave rispetto a un anno fa. A beneficiare maggiormente della fase di maltempo degli ultimi giorni secondo l’Autorità di bacino della regione: «Sono stati in particolare i bacini della diga Mario Francese (ex Garcia) e della Rosamarina, entrambe nel Palermitano, che hanno registrato un apporto di circa un milione di metri cubi ciascuno. Il restante milione di metri cubi è stato distribuito tra altri 9 invasi ad uso potabile presenti sul territorio regionale, ovvero: Ancipa (tra le province di Enna e Messina); Castello (Agrigento); Fanaco, Piana degli Albanesi, Piano del leone, Poma, Prizzi e Scanzano (Palermo); Ragoleto-Dirillo (Ragusa)»
Secondo i dati del SIAS:
– l’indice SPI a 3 mesi mostra una generale diminuzione degli indici che lasciano tuttavia ancora zone importanti del settore orientale in stato di umidità moderata (SPI compreso tra 1 e 1,5) mentre non se ne rispontrano più in stato di umidtà severa (SPI compreso tra 1,5 e 2); di nuovo sul settore centro-occidentale non sono presenti situazioni di siccità significativa nonostante un lieve calo degli indici;
– l’indice SPI a 6 mesi non subisce variazioni importanti nonostrante l’uscita del mese di ottobre dalla finestra di osservazione; resta una diffenza significativa tra i livelli di SPI elevati sul settore orientali, nettamente più bassi su quello occidentale, pur non evidenziando siccità significativa; solo sul Palermitano orientale permane una circoscritta area in stato di siccità moderata (SPI compreso tra -1 e -1,5);
– gli indici SPI12 registrano addirittura lievi miglioramenti locali, grazie all’uscita dell’asciutto aprile 2024 dalla finestra di osservazione; si conferma un quadro con prevalente assenza di siccità significativa nel medio termine;
– gli indici SPI a 24 mesi manifestano di nuovo la presenza di significativa siccità a lungo termine, specie sul settore occidentale, con un’espansione delle aree in stato di siccità moderata e severa su Trapanese e Palermitano occidentale; restano aree piuttosto estese in stato di siccità moderata su Ragusano, Piana di Catania e settore Ovest etneo;
– l’indice SPI a 48 mesi registra invece variazioni quasi nulle continuando a presentare un quadro articolato condizionato da alcuni eventi pluviometrici, specie del 2021, la cui impronta è tuttavia difficilmente ritracciabile sul quadro attuale delle riserve idriche disponibili.

 

Sicilia maggio 2023, ripresa satellitare da Copernicus

Sicilia maggio 2023, ripresa satellitare da Copernicus

Sicilia 2024, ripresa satellitare da Copernicus

Sicilia maggio 2024, ripresa satellitare da Copernicus

Sicilia 2025, ripresa satellitare da Copernicus

Sicilia maggio 2025, ripresa satellitare da Copernicus

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