MESSINA. La storia di Plansaround è fatta d’amicizia, coraggio e perseveranza, oltre che da un insieme di grandi competenze e guizzi geniali. I fondatori dell’applicazione che ha tutte le carte in regola per rivoluzionare in giro per l’ Italia, e si spera anche a Messina, la vita sociale e di relazione dando la possibilità agli utenti di condividere passioni e interessi in modo pratico, partecipando o organizzando attività ed eventi, con persone al di fuori della propria cerchia di conoscenti e amici, nasce dall’unione delle forze, mentali e fisiche, di tre amici, tre professionisti, che hanno creduto nel loro progetto fino in fondo. Roberto Rubano, classe ’88 dopo essersi diplomato all’Istituto Iaci e aver vissuto una piccola parentesi imprenditoriale nel settore della ristorazione in città, vola in Australia, dove ci resterà per 4 anni, e tornato a Messina si laurea in Economia e Commercio, inizia un percorso di Business Analyst, lavora per diverse aziende, fin quando non decide di tornare nel lato imprenditoriale e aprire la propria azienda, “Privacar”, focalizzata sull’ intermediazione di auto usate. Ruben Bonura, classe ’88, nato e cresciuto a Messina, dopo la maturità al Liceo Scientifico Archimede segue la strada del Business Analyst e dopo varie esperienze lavorative dà vita al Centro Stampa Venuti e all’agenzia di comunicazione “Morgana Factory” che da quindici anni, ormai, si occupa dell’organizzazione di Festival e di grossi eventi nel mondo del cinema. Giovanni Mirabella, classe ’94, cugino di Roberto, nasce, vive e studia a Catania, e attualmente ricopre l’incarico di sviluppatore senior per la fabbrica di startup Futurea. L’ App, nata in tutto e per tutto a Messina, verrà presenta ufficialmente giovedì, 3 aprile, alle ore 19.00, a Milano e da quel momento potrà essere usata in tutta Italia con l’obiettivo di dare vita realmente a nuove amicizie, nuove network, nuove passioni e, perché no, nuovi guadagni. 

Cos’è Plansaround?

“E’ un’applicazione, gratuita, con raggio d’azione nazionale, fruibile anche in lingua inglese, che vuole sfruttare l’innovazione tecnologica, creata e conosciuta con i social, per riportare le persone alla socializzazione nel mondo reale, ovvero all’ unica vera socializzazione che all’ uomo non può e non deve mancare. L’ obiettivo è quello di riportare o portare le persone alla socialità grazie alla possibilità di coltivare e condividere i propri hobby, le proprie passioni o determinate esperienze, offendo anche l’opportunità, inoltre, di monetizzare a tutti coloro che vogliono fare delle proprie passioni un business. Usufruire dell’App e, dunque, proporre un’attività o scegliere di aderire ad un’attività è sempre a titolo gratuito, tranne nel caso in cui non si voglia optare per la posizione di Organizer Pro.”

Com’è nata l’idea di Plansaround?

“L’ idea è venuta in mente a Roberto: un pomeriggio di tanti anni fa volevo andare al cinema per vedere l’ultimo film di Batman e chiedendo tra i miei amici, sia su whatsApp che tramite Facebook, non sono riuscito a trovare nessuno che venisse con me, o perché già impegnati in altro o perché non interessati al film. Una volta andato al cinema da solo, ho notato che non ero l’unico in solitaria. Da qui il pensiero che se si vuol fare qualcosa e la si vuol fare in compagnia perché ci si deve limitare nel proporla solo alla propria cerchia ristretta di amici? Plansaround nasce proprio così: utilizzare l’innovazione tecnologica per veicolare una proposta di attività che possa riguardare la propria passione, i propri interessi, o semplicemente un qualcosa che va di fare, alle persone che ci stanno attorno, ovvero al mondo intero, e non solo ai propri conoscenti o amici. Molto spesso, tra l’altro, le persone non nutrono determinati hobby o non li coltivano, o non portano avanti determinate attività, perché non trovano persone con cui condividere quest’ esperienze. Che si parli di fotografia, di lettura, di cinema, per esempio, tante volte capita di non avere quello slancio nel partecipare a determinati eventi perché non si trova lo stimolo nella propria cerchia di amici per organizzarsi o semplicemente per alimentare quella passione. Plansaround ti aiuta, quindi, a trovare altre persone che possano condividere con te delle stesse passioni se con cui svolgere delle attività attinenti insieme. Tutto questo che beneficio ha? creazione di nuove amicizie, nuove network, socialità e quant’ altro. La differenza con altre App, inoltre, è che Plansaround è focalizzata solo e soltanto su micro attività ed eventi di persone che cercano altre persone.”

Quando nasce Plansaround?

“Nel 2017. Giovanni ha scritto l’applicazione da solo, Ruben si è occupato della comunicazione, e l’abbiamo messa su così fai da te per fare una prova di funzionamento. A metà del 2018 lanciamo online la prova dell’App, avevamo un budget veramente bassissimo, tipo 1000 euro da spendere sui social, e raccogliamo subito 9.000 iscritti: diventiamo App di tendenza nello Store, ci chiama il Corriere della Sera per parlare di noi, ci hanno chiamato per presentare l’ App all’ Innovation Day, a Milano nel 2019 dove presentavano le migliori startup dell’ anno, e non solo partecipiamo ma vinciamo il primo posto. Successivamente alla nostra vittoria ci contatta un fondo di investimenti, chiudiamo un accordo per lanciare l’Applicazione come si deve, ci mettiamo un attimo in attesa e creiamo un’identità migliore, di quella che avevamo potuto realizzare noi tre a casa, per lanciare il progetto con una mentalità nuova ed una forza economica diversa. Con l’arrivo del Covid però l’investitore si tira indietro, perché era andato in negativo per altre sue attività. E dunque noi, che avevamo consapevolezza del potere del progetto, ci ritroviamo ad iniziare tutto da capo. Ci mettiamo a cercare nuovamente degli investitori, lo troviamo a metà del 2023 qui a Messina e ci rimettiamo all’ opera per sviluppare l’App nella sua migliore versione possibile: manteniamo il nome, ma cambiamo la grafica e quant’ altro, portandola ad avere un’identità migliore ed attuale, facendo le cose per bene e mettendo su una società. L’ esigenza di incontrarsi dal vivo, nel mentre, non solo è cambiata ma è anche aumentata perché a causa del Covid si è creato un isolamento notevole: è un paradosso perché i social si chiamano social ma creano un paradosso di isolamento, ed è proprio questo che l’App vuole combattere. Con questa necessità sociale, post Covid, è stato abbastanza facile trovare l’investitore anche perché c’ era veramente bisogno di un App del genere. E così arriviamo ad oggi, in attesa di presentare ufficialmente, a livello nazionale, Plansaround il 3 aprile a Milano.”

Come funziona l’App?

“Si scarica l’App, funzionante su tutti i sistemi operativi, e si crea un proprio profilo con i propri dati, foto, la propria geolocalizzazione ed i propri interessi. Una volta entrati, quindi, compare la piazza, ovvero una sorta di bacheca come quella di Facebook per intenderci, dove si potranno leggere gli annunci di tutte le attività proposte e dove poter, di conseguenza, pubblicare l’annuncio dell’attività che si vuole proporre.  Facendo un esempio pratico: entro su Plansaround geolocalizzandomi a Messina e noto che a 150 m da me c’ è Francesco che cerca gente per un torneo di ping-pong, a 200 m c’ è Elia che cerca due persone per giocare alla Play-Station, oppure c’ è chi cerca qualcuno per andare ad un determinato concerto ect ect. Scelgo di partecipare all’ attività del ping-pong e così all’ organizzatore arriverà la notifica della mia richiesta di partecipazione e guardando il mio profilo potrà decidere se accettarla o meno. Nel caso in cui la accettasse a me arriverà la conferma di essere stato accettato all’ attività e verrà, solo ed esclusivamente in quel momento, fornito l’indirizzo o la posizione esatta dell’evento e l’orario. A questo punto io so che potrò recarmi direttamente a quell’ appuntamento con i dati forniti, ma se volessi chiedere dei dettagli per capire se devo portami la racchetta o se la troverò in loco potrò scrivere all’ interno di un gruppo privato, che racchiuderà solo gli altri partecipanti e l’organizzatore, relativo soltanto all’ evento in questione. Questo è l’unico caso in cui ci si potrà scambiare dei messaggi, ovvero per chiedere dei dettagli o per chiarire dei dubbi, perché non vogliamo dare vita ad alcuna chat dato che il tutto serve a portare ad una socializzazione dal vivo, e vogliamo anche evitare che via chat si possano creare situazioni spiacevoli quali stalking o altro. Una volta accettata la mia richiesta, inoltre, l’App andrà a generare velocissimamente un ticket, ovvero un qr code, che troverò all’ interno dell’attività come “Visualizza biglietto” e che dovrò mostrare e fare scannerizzare all’ organizzatore una volta arrivato all’ evento. Così facendo non solo l’organizzatore avrà la certezza che sono io la persona che si è prenotata, ma anch’ io darò attendibilità al mio profilo dato che dopo ogni evento ci si andrà a reputare a vicenda. Plansaround, inoltre, con la scannerizzazione del biglietto sa che ho partecipato all’ evento e la mia presenza vale come mia reputazione all’ interno dell’App. Ogni utente all’ interno dell’App, infatti, ha una reputazione che attesta quante volte ci si è realmente presentati rispetto alle prenotazioni effettuate e tutto ciò sarà visibile sul proprio profilo. Nel caso in cui volessi, invece, lanciare io un’attività o un evento andrò a scriverne la descrizione, ed il numero massimo o minino di partecipanti, e posterò il tutto.”

Cos’è un Organizer Pro e come funziona l’App in questo caso?

“Se c’ è qualcuno che ha delle competenze specifiche, qualcuno particolarmente esperto, qualcuno che ha una passione particolarmente forte così da poter insegnare ad altri, o seguire altri in un certo tipo di attività, questo qualcuno potrà avere modo su Plansaround di organizzare delle attività a pagamento e guadagnare qualcosina. Tutto ciò è possibile solo nel momento in cui si sceglie di proporsi come Organizer Pro pagando un abbonamento mensile, all’ interno dell’App, di 9.99 euro. Quindi se un Organizer Pro vuole proporre un workshop, ad esempio, di scrittura andrà a proporre l’attività dichiaratamente a pagamento e chi aderirà verserà la quota partecipativa direttamente all’ App. In questo caso, ovviamente, non ci sarà bisogno di una richiesta in accettazione, essendo il pagamento l’unico requisito necessario per prendere parte all’ evento, e sarà, dunque, compito dell’organizzatore precisare nella descrizione il numero di posti a disposizione. Qualora l’attività poi, all’ ultimo momento per problemi vari non si possa svolgere o se un partecipante che ha pagato la quota non può più prendere parte all’ incontro per motivazioni importanti, l’importo verrà rimborsato. A 48h dalla fine dell’evento, se non ci sono state lamentele o imprevisti, l’organizzatore riceverà la quota del suo pagamento dalla quale l’App tratterrà solo il 20%. L’ abbonamento in App per diventare Organizer Pro non è vincolante, quindi lo si può attivare e disdire quando lo si vuole.”

È un’App sicura? 

“Si, molto. Abbiamo pensato alla sicurezza, intanto, dando una reputazione ai profili e quindi fornendo, così, la possibilità a chi crea l’ evento, e di conseguenza andrà poi ad accettare le richieste, di sapere quanto più possibile sulle persone con cui si interfaccia: è importante conoscerne gli interessi, le attitudini, sapere come si sono mossi all’ interno dell’ App nell’ arco di tempo in cui l’ hanno utilizzata e di conseguenza sapere quante volte hanno sul serio partecipato agli eventi per cui si erano prenotati o cosa pensano di loro gli altri utenti in base alle attività che hanno organizzato. Diamo la possibilità, quindi, senza ledere la privacy, a chi deve accettare le richieste di avere tutte le informazioni utili per scegliere chi deve partecipare e viceversa. Aspetto ancora più importante è quello della KYC (Know Your Customer) ovvero la verifica con il badge, dunque, la possibilità di avere un badge, che compare come una spunta blu sul proprio profilo, che conferma la tua identità e che dietro quel profilo c’ è quella determinata persona.  Questo è possibile tramite una procedura guidata sull’ App dove si invia un selfie con allegato il documento fronte retro, che noi andiamo a confrontare con la foto che l’utente ha inserito nel profilo per confermare che combaci. Questo tipo di identificazione è un valore aggiunto, chi si registra all’ App non è costretto alla procedura del badge ma può capitare che chi organizzi un’attività o un evento specifichi che potranno prenderne parte solo gli utenti con la spunta blu.”

Come mai avete scelto Milano per la presentazione?

“Abbiamo scelto Milano perché, oltre a una questione di riconoscibilità a livello nazionale, è la città effettivamente più pronta per questo tipo di innovazione, è una realtà battuta da persone che arrivano da tutta Italia e da tutta Europa ed è molto funzionale per quello che è l’obiettivo della nostra App, ovvero individuare persone che cercano altre persone con gli stessi interessi. Soprattutto se pensiamo a quanti studenti o giovani lavoratori fuorisede si trovano a Milano, ed inizialmente il nostro target abbraccerà la fascia d’ età tra i 25 e i 45 anni, ma sicuramente col tempo potrà coinvolgere una forbice molto più ampia. Abbiamo scelto Milano, inoltre, perché dovendo concentrare le attività di marketing per la presentazione è la città che si presta meglio e che nell’ immediato può dare risultati anche a chi la scarica e la vuole usare subito, e questo è funzionale al nostro obiettivo. La presentazione avverrà il 3 aprile alle 19.00 alla Terrazza Duomo 21, per l’appunto a Milano, andrà in diretta su tutte le piattaforme, quindi Facebook, Instagram e TikTok, e chi vorrà potrà seguirla dai profili ufficiali di Plansaround. Avremo un grande ospite, una persona che ha sposato in pieno la nostra idea e la nostra causa, facendoci i complimenti, e che sarà presente durante la presentazione: il Professore Antonino Tamburello, diventato virale sui social e molto seguito dai giovani e giovanissimi, psichiatra ed autore italiano che ha fondato e diretto, ormai dal 1973, l’Istituto Skinner di Roma – Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Chi meglio di lui, quindi, per parlare di certe tematiche come socialità ed isolamento, fornendo anche una chiave di lettura sul perché la nostra App può dare una mano d’ aiuto a tal proposito. L’ app funzionerà a macchia d’ olio, quindi la presentiamo a Milano ma da quella sera stessa sarà utilizzabile in tutte le città d’ Italia.”

La città di Messina vi ha ostacolato o aiutato nel vostro progetto?

“Messina non ci ha ostacolato, siamo riusciti a trovare e a costruire un gruppo di lavoro molto affiatato. Tutta la comunicazione, l’interfaccia dell’App, il copywriting, l’estetica dell’App e il logo è stato curato e creato a Messina dall’ Agenzia Morgana Factory. A Messina abbiamo, tra l’altro, cosa importantissima, trovato il nostro investitore che ha investivo una cifra veramente considerevole per rendere tutto ciò possibile. È un Angel Investor, che al momento preferisce restare nell’anonimato, non è un investitore di settore ma è una persona a cui abbiamo raccontato il nostro progetto e a cui è piaciuto tantissimo. Messina ci ha dato la possibilità di portare avanti questo progetto in toto, e qui in città infatti ha sede la società del progetto, e la manterremo qui insieme agli uffici e a tutto il resto.”

Plansaround servirà a Messina? I messinesi sono pronti per questo tipo di App?

“Certamente può essere utile, e ci auguriamo che lo sia concretamente. I messinesi possono essere tranquillamente pronti per una roba del genere, certo chi più e chi meno, basta solo mettere da parte quella certa mentalità che spesso ancora ci frena. Una App come Plansaround può sicuramente fare bene ad una realtà come nostra.” 

Qual è il vostro PS (Post Scriptum)?

“A volte le idee migliori nascono tra un caffè e una chiacchierata tra amici. La parte difficile è trasformarle in realtà. Ma se ci credi davvero, ogni ostacolo diventa un passaggio necessario per realizzarle.”

 

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