MESSINA. Luca Famà ed Emanuele Collufio, entrambi classe 2000, sono rispettivamente il Presidente e il Vice Presidente dell’Associazione socio-culturale Crescendo. Una factory, o meglio un incubatore di idee, di cui i giovani messinesi, e non solo, avevano decisamente di bisogno. Così Platone, dal suo Simposio delle idee, prende vita prestando il proprio volto al logo dell’Associazione, e l’Iperuranio, da luogo astratto, diventa un concetto ben delineato ospitato nei locali del Caffè Letterario Volta Pagina, dove studenti universitari e non possono trovare un vero e proprio spazio di “coworking” dedicato allo studio, al lavoro o più semplicemente alla scoperta di nuove connessioni. Fare rete e dare il proprio contributo, attività culturali, sport, turismo, motilità ecosostenibile, musica, sostenibilità, tutela dell’ambiente, riscoperta e valorizzazione del territorio sono al centro dei progetti e degli eventi di Crescendo: dagli “UnimeGames”, giochi olimpionici universitari, al “Messina Music Contest”, fino all’ evento dedicato alla motilità sostenibile e alle bellezze paesaggistiche della città dello Stretto “Movemuni”, passando per tanti altri appuntamenti collaterali, un vero e proprio scacco matto a chi pensa che in una realtà come la nostra resti tutto sempre e solo fermo.
Cos’ è Crescendo?
“Crescendo è un ente socio-culturale no profit: un’associazione che si occupa di creare attività ed eventi a sfondo sociale e culturale, con un occhio di riguardo volto sempre verso la sostenibilità e l’aspetto ambientale, dove chiunque può dare il proprio contributo. L’ associazione nasce tre anni e mezzo fa, a maggio 2022, dal desiderio di creare una realtà alternativa a quelle che sono le associazioni giovanili già presenti sul territorio. Abbiamo, dunque, voluto creare un’associazione che desse spazio a tutti e che desse la possibilità a chiunque avesse delle idee o dei desideri da voler realizzare di aver un gruppo a disposizione con cui confrontarsi e sostenersi a vicenda, e con cui, soprattutto, poter realizzare quelle idee e quei desideri. Quando parliamo di sociale e culturale parliamo veramente di tutto: ci occupiamo di eventi musicali, sportivi, trasporti, sostenibilità, turismo e tanto altro. Questo perché ciascuno di noi porta nel gruppo le proprie conoscenze e le proprie passioni, e questo rende possibile raggiungere risultati come quelli che abbiamo ottenuto e stiamo ottenendo. La caratteristica principale di Crescendo è quella di essere un’associazione che non ha un focus specifico su un solo argomento o verso una sola attività, ma di essere, come ci piace definirci, un incubatore di idee nel vero senso della parola.”
Come nasce l’idea di Crescendo?
“L’ idea nasce da Luca Famà, studente di Ingegneria Gestionale e Presidente dell’associazione, e da Alessandra Silvestro, studentessa di Medicina e Chirurgia, che grazie all’ esperienza dell’associazionismo universitario si sono resi conto non solo di quello che gli piaceva fare ma soprattutto di cosa gli sarebbe piaciuto modificare di tutto quello con cui erano entrati in contatto fino a quel momento, e da qui, infatti, l’ idea di creare un’ alternativa che non fosse per forza un’ associazione universitaria e che avesse un raggio d’ azione più ampio abbracciando non solo l’ Università di Messina ma la città in generale, con uno spirito di rivalutazione e messa in luce del territorio. I primi ad essere stati coinvolti sono stati gli amici, in primis Emanuele Collufio attuale Vice Presidente dell’associazione e diplomato al Conservatorio. All’ interno dello staff di Crescendo si registrano circa 50 persone associate, di un’età compresa tra i 17 e
il 25 anni, ma non esiste nessun limite d’ età o di provenienza, dato che è frequentata sia da studenti universitari che non, l’importante è dare il proprio contributo in maniera attiva e stimolante. L’ associazione segue un’impostazione molto seria e ogni socio, o persona che interagisce, dovrà sempre contribuire in modo attivo, compatibilmente con i propri impegni, partecipando sia alla vita di gruppo che alle varie attività ed eventi.”
Come avete scelto il nome dell’Associazione?
“Inizialmente si è partiti da Crescere per Me, poi ci siamo resi conto che era un po’ già troppo sentito e siamo arrivati a Crescendo. Il nostro logo è il volto di Platone, proprio perché essendo un incubatore di idee ci siamo ricollegati al mondo delle idee di Platone e al suo Iperuranio, che per l’appunto ha ispirato il nome del nostro attuale spazio.”
Avete riscontrato delle difficoltà durante il vostro percorso?
“Il primo periodo non è stato semplicissimo, perché per noi era chiaro ciò a cui aspiravamo: un conto, però, è pensarlo, un altro realizzarlo e soprattutto convincere gli altri che ce la farai, che avrai sempre la costanza nell’ impegno, e che non mollerai mai. La collaborazione con l’Amministrazione Comunale è stata per noi sempre molto utile, ci sono stati degli scambi interessanti, ci hanno sempre supportato, abbiamo sempre trovato le porte aperte e nello specifico ci interfacciamo con l’Assessore Liana Cannata, che ha la delega per le Politiche Giovanili, che con noi è sempre stata super disponibile. Anche a livello Universitario abbiamo trovato una piena collaborazione da parte sia dell’ ex Rettore Cuzzocrea Salvatore, che era in carica quando abbiamo iniziato, sia attualmente con la Rettrice Giovanna Spatari.”
Qual è stata la vostra prima sede?
“Fino a gennaio 2025 siamo stati ospitati nell’ ufficio dei ragazzi di Connessioni. Ai tempi loro sapevano che eravamo alla ricerca di una sede, dato che un’associazione per proliferare ha bisogno di un luogo fisico, e ci hanno fatto la copia delle chiavi della loro sede dicendoci che loro da giovani avrebbero voluto tanto che qualcuno li aiutasse e per questo avremmo trovato in loro sempre il massimo appoggio. Così i ragazzi di Connessioni ci hanno ospitato per tre anni, dandoci anche la possibilità di riunirci ogni giovedì sera nel loro ufficio, e soprattutto le riunioni del giovedì sono fondamentali per la nostra associazione. Con loro si è creato anche un rapporto d’amicizia stretto che va al di là di quelle che possono essere delle collaborazioni, e ci teniamo sempre a ribadire che grazie a loro siamo riusciti a raggiungere tanti obiettivi, e teniamo anche a sottolineare quanto sia importante fare rete affinché tanti progetti si realizzino.”
Quali sono gli eventi e le attività principali di Crescendo?
Abbiamo tre eventi che ormai consideriamo i pilastri di Crescendo, sia perché ci rappresentano in pieno sia perché sono quelli che ci hanno fatto conoscere principalmente, ma attorno a questi ruotano tantissimi altri eventi, attività e progetti collaterali. Gli UnimeGames, in particolare, nel 2022, hanno aperto e spianato la strada a quelli che poi sono arrivati come il Messina Music Contest e Movemoni. Gli UnimeGames sono dei veri e propri giochi sportivi universitari, delle olimpiadi interdipartimentali, dove ogni ateneo concorre con il proprio colore proponendo squadre i cui componenti devono appartenere allo stesso dipartimento. E proprio quest’ appartenenza non solo ha fatto sì che si creassero nuovi rapporti d’ amicizia tra colleghi che non si conoscevano, ma che si creasse anche un movimento di tifoserie e un fortissimo entusiasmo. Arrivati alla loro terza edizione gli sport per cui gareggiare sono: calcio a undici, tennis doppio, staffetta nuoto, pallavolo, basket e podismo. Il Messina Music Contest nasce invece nel 2023, si tiene al Palacultura, e nasce come competizione per artisti emergenti del territorio, ovvero tutti coloro che vivono a Messina e nella sua provincia. È una manifestazione dedicata a tutte le tipologie di musicisti, quindi, non solo ai cantanti, come accade più comunemente, ma è aperta a strumentisti solisti, strumentisti di gruppo, ensemble musicali, band, cori. Quest’ anno, ad esempio, il terzo classificato del contest è stato un pianista ed è stato molto bello perché è la prova di come non ci si emozioni solo con il canto, ma anche con uno solo strumento che suona o con una sinfonia. Il vincitore del contest vince 1500 euro da spendere in servizi per la propria crescita artistica. Movemuni, invece, i cui rappresentanti sono Monica Morabito e Marco Cucinotta, che già si stanno dedicando alla seconda edizione, consiste in un percorso di sfide, un po’ sulla scia del rinomato Pechino Express, in cui cinque squadre, che portano il nome di uno dei personaggi della mitologia messinese, ad inizio giornata ricevono una mappa scoprendo solo in quel momento dove sono dislocate, ubicate per tutta la città, le prove che dovranno affrontare e che potranno raggiungere solo o con l’utilizzo dei mezzi pubblici, autobus o tram, o a piedi. Ovviamente raggiungendo nel minor tempo possibile i luoghi, e superando nel minor tempo possibile le prove, si guadagneranno più punti possibili. Un evento volto, quindi, alla motilità sostenibile e al turismo, mettendo in luce tutte le bellezze ei luoghi iconici della città. Una sfida molto carina è stata, per esempio, quella che si è svolta a Ganzirri dove, in collaborazione con la Farau SRL, i concorrenti dovevano salire sulle barchette, ovviamente con l’abbigliamento da lavoro adatto, remare sul lago e raccogliere le ostriche per poi pesarle. Forse “Movemuni” è l’evento veramente più complesso da organizzare, ci dobbiamo confrontare eincastrare con enti pubblici e realtà private.”
Qual è la vostra attuale sede e cos’ è Iperuranio?
“Da febbraio 2025 la nostra sede è Iperuranio. Iperuranio nasce grazie alla collaborazione con Daniele Scaffidi, titolare del Caffè Letterario Volta Pagina, Strada San Giacomo 13. Una volta conosciuto Daniele gli abbiamo fatto la nostra proposta di intenti e lui ci ha subito accolto visto il suo desiderio di poter avere un luogo disponibile e aperto alla città. Ci siamo perfettamente trovati e incontrati nel pensiero. Così da lui abbiamo un comodato d’ uso gratuito, e noi ricambiamo questa fiducia impegnandoci al massimo. Iperuranio, che più che un luogo fisico è un concetto, si trova dunque all’ interno del Caffè Letterario Volta Pagina e si basa sul concetto di creare un’atmosfera dove le persone possono venire a studiare e lavorare, una sorta di coworking che gestiamo dalle ore 8.30 alle 20.00. Non manca la sala studio, la sala relax con libreria e gli strumenti musicali, ma soprattutto la zona bar che serve sia al luogo per sostenersi, ma anche agli utenti per aver a disposizione cibo e roba da bere per colazione, pranzo e merenda. Da questa settimana, inoltre, inizieremo, dalle ore 18.30 fino alle 20.00, a proporre dei piccoli eventi come talk, conferenze per fare rete e dei contenuti per tutte le persone che stanno qui di giorno. Giovedì abbiamo avuto la prima attività talk ospitando Fabrizio Privitera con Cerebellum, parlando di neuroscienze e start up, nelle scorse settimane abbiamo ospitato i ragazzi del Potenziale Espresso, attività di networking molto interessante, e ogni mercoledì, invece, daremo spazio all’ aperitivo Post Office, con musica dal vivo, in collaborazione con i ragazzi del Kissene.”
Qual è il vostro obiettivo più concreto?
“Oltre crescere?! Ci piacerebbe che Crescendo diventasse un hub, capace di dare posti di lavori, con tanto di insegna ufficiale, con aree dedicate, come l’area della musica ect, diventando anche il nostro lavoro in base al nostro tipo di specializzazione. È bello pensare di poter dare un’opportunità ai ragazzi del gruppo e a chi frequenta le attività dell’associazione dimostrando che anche qui ci sono delle possibilità. La strada che prenderà l’associazione, pian piano, verrà decisa tutti insieme e quella sarà la sua naturale evoluzione, così come è stato, del resto, nel momento in cui abbiamo deciso che eravamo pronti a gestire uno spazio come Iperuranio. Ci auguriamo, però, che negli anni, qualora noi non potessimo più gestire l’associazione, ci possa essere un passaggio di scettro: crediamo molto nel concetto di lasciare in eredità un luogo dove un giovane possa conoscere altre persone, imparare a fare delle cose e imparare a spendersi per il territorio senza dover avere per forza qualcosa subito in cambio. Anche perché il ritorno poi ce l’hai ed è ancora più bello: c’ entra poco il ritorno economico, si parla di sacrificio, di mettersi in gioco, di metterci la faccia quando organizzi un evento e quando poi ci riesci, e vedi che tutto si concretizza per il meglio, quello è il modo migliore di esser ripagati. Quindi ecco, speriamo che al di là di come possano andare le cose possa restare nel tempo chiaro e cristallino il concetto di Crescendo, e del gruppo che si è creato. Siamo una famiglia e questa è la cosa più bella di quest’esperienza.”
Tre motivi per partecipare alle attività di Crescendo…
“Perché siamo simpatici, perché si possono trovare tante opportunità di crescita: c’ è chi, ad esempio, prima di far parte di Crescendo non aveva mai fatto associazionismo e iniziare a farlo è stata una spinta per restate a Messina e investire in qualcosa. E infine per portare un contributo: l’associazione da qualcosa al gruppo ma allo stesso il gruppo si alimenta delle capacità e delle idee di chi ne fa parte, e delle nuove persone che arrivano.”
Qual è il vostro PS (post scriptum)?
“Non siamo molto d’accordo con la classica frase che a Messina non c’è niente e che i giovani qui sono spenti. Crediamo che in questo momento ci siano tutti i presupposti per poter costruire qualcosa di importante, basta non buttarsi giù e non fare critica in modo sterile, perché la critica è importante solo se costruttiva e solo se ti porta a darti una scossa per agire. Basta avere un atteggiamento proattivo rispetto al territorio e rispetto alla socialità, e lasciar perdere i pregiudizi. Crediamo nell’ essere protagonisti attivi, curiosi e soprattutto nel dare il proprio contributo.”