MESSINA. L’acqua che esce dai rubinetti del centro, nel quadrilatero tra le vie T. Cannizzaro, Ghibellina, S. Cecilia, Primo Noviziato, viale Italia e la scalinata Santa Barbara, è contaminata da gasolio. Ne ha dato la certezza l’Amam, partecipata che si occupa di acquedotto e approvvigionamento idrico, che fino a ieri pomeriggio indicava “presenza di tracce di sostanze assimilabili a idrocarburi”, e che ieri sera tardi ha confermato che dopo le analisi da parte di un laboratorio accreditato è emerso che la componente inquinante dell’acqua immessa in rete è costituita da gasolio
Per questo, il sindaco di Messina Federico Basile ha firmato un’ordinanza, a integrazione del provvedimento di ieri che vietava l’utilizzo dell’acqua per scopi igienici o potabili, in cui dispone
di verificare la tenuta dei serbatoi ed eventualmente comunicare diminuzioni di livelli anomali degli stessi, alla mail urp@amam.it o alla pec amamspa@pec.it; detta disposizione riguarda anche i distributori di carburante Esso di Bossa sita in piazza Masuccio e Eni di Maurizio Interdonato sita in via Tommaso Cannizzaro 211, e di verificare altresì, se all’interno delle aree di pertinenza degli immobili, ricadenti nella sopradetta area, siano presenti cisterne di accumulo di combustibile, anche dismesse, a servizio degli impianti di riscaldamento o se, di recente le predette cisterne siano state oggetto di lavori di sostituzione, manutenzione o dismissione”.
Inoltre il provvedimento stabilisce di impegnare e autorizzare gli agenti della Polizia Municipale a effettuare ispezioni e controlli all’interno degli immobili ricadenti nell’area sopra indicata per verificare la presenza di serbatoi di accumulo di combustibile e per segnalare e sanzionare eventuali anomalie riscontrate sulle modalità di stoccaggio; e impegnare la Società AMAM SpA a continuare il monitoraggio dello stato d’inquinamento dell’acqua distribuita nella zona oggetto di anomalie, facendo obbligo alla stessa società di comunicare tempestivamente al Comune la cessazione delle condizioni di rischio.