MESSINA. IL Tar di Palermo ha respinto il ricorso elettorale di Luigi Genovese, che puntava a riottenere il seggio all’Ars che gli era stato assegnato in prima battuta e che poi ha perso (qui tutta la storia), a beneficio del parlamentare della Lega Pippo Laccoto. Genovese lamentava che, nel corso delle operazioni di scrutinio, non sarebbero stati riconosciuti 108 voti alla propria lista  “Noi per la Sicilia Popolari e Autonomisti”, e che tale errore sarebbe stato determinante per la corretta ripartizione dei seggi disponibili nella Provincia di Messina. Secondo il Tar di Palermo, le incongruenze contenute in numerosi verbali sono soltanto formali e, comunque, meri errori: il ricorrente, oltre a pretendere l’incremento della cifra elettorale della lista, avrebbe dovuto dimostrare il corrispondente e speculare decremento. “Per tale dirimente ragione, le lamentate discrepanze riscontrate nei verbali di sezione depositati in atti e accompagnati dalle dichiarazioni sostitutive, non sono sufficienti a dimostrare il travisamento sostanziale della volontà degli elettori, e come tali non sono idonee a fondare la legittimazione ad agire e l’interesse del ricorrente principale, non soltanto come candidato non eletto, ma anche come cittadino elettore”, scrivono i giudici amministrativi.  “Non condividiamo le motivazioni del TAR e, pertanto, proporremo appello al CGA”, hanno spiegato i due legali Marcello Scurria e Francesca Andò.

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