MESSINA. Non si ferma in città l’aumento dei prezzi, in pressochè tutti i settori merceologici: a rilevarlo è l’ufficio statistica del Comune di Messina che presenta una crescita rispetto l’anno precedente del 9% e quella rispetto il mese precedente del 0,4%. Rispetto al luglio 2021, a pesare sui consumi sono soprattutto i prodotti alimentari e bevande analcoliche (+11%), bevande alcoliche e tabacchi (+1,3%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+30,1%), mobili, articoli e servizi per la casa (+3,2%), servizi sanitari e spese per la salute (+1%), trasporti (+15,5%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1,2%), servizi ricettivi e ristorazione (+4,8%), altri beni e servizi (+1,9%). Decrescono abbigliamento e calzature (-0,3%), comunicazioni (-2,4%) ed istruzione (-0,4%). L’energia elettrica del mercato libero pesa sul portafoglio dei messinesi: +109,2% rispetto l’anno precedente, +1,3% rispetto il mese precedente. Il gas di città e quello naturale, invece, decresce del -4,8%  a livello congiunturale. Nel mese di luglio si riscontrano aumenti generalizzati dei prezzi dei servizi di trasporto, legati all’ingresso nel pieno della stagione turistica e all’aumento dei costi del carburante. I biglietti aerei prendono il volo: andare fuori dell’Europa costa più del doppio  (+45,4% rispetto giugno, +125,7% il tendenziale, cioè il valore rispetto allo stesso mese dello scorso anno), spostarsi nel continente, invece, segue un trend simile (+27,8%; +168,4% il tendenziale)  L’incremento dei prezzi dei voli è legato essenzialmente al segmento low cost nei voli europei e al segmento tradizionale nei voli nazionali e intercontinentali. Davanti il caro prezzi anche dei voli nazionali (+11,4%; +26,9% il tendenziale), chi vuole muoversi per l’Italia conviene prendere il treno: il trasporto ferroviario ha visto una decrescita dei prezzi del -13,9% rispetto il 2021 e un aumento congiunturale del 0,1%. Infine, anche il trasporto marittimo non fa sconti ai passeggeri (+14,6%; +9,1% il tendenziale), da attribuirsi soprattutto alle destinazioni interne, in particolare verso le isole maggiori. Crescono rispetto il mese precedente i prezzi dei pacchetti vacanza: sia di quelli nazionali (+7,6%; -5,7% il tendenziale) che di quelli internazionali (+0,5%; -1,3% il tendenziale). Aumentano i prezzi dei villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (+12,5%; -6,9% il tendenziale) e degli agriturismi (+6,0%). Anche per quanto riguarda i servizi ricreativi si registrano aumenti dei prezzi: gli stabilimenti balneari fanno segnare un marcato aumento congiunturale (+11,8%; -3,6% il tendenziale), mentre più contenuto risulta l’aumento degli impianti di risalita (+1,0%; +10,2% il tendenziale). Anche la lettura costa di più rispetto il giugno 2022: il prezzo dei libri di narrativa (+1,0%; -3,1% il tendenziale) e del download di e-book (+10,6%; +2,7% il tendenziale). Diminuisce, invece, il prezzo dei giornali quotidiani a diffusione nazionale (-0,2%; +3,5% il tendenziale) a fronte di un aumento del prezzo dei periodici (4,0%; +4,9% il tendenziale). Le variazioni congiunturali di prezzo dei quotidiani e dei periodici sono legate ad una diversa distribuzione degli allegati.

 

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