MESSINA. L’Atm quintuplica la sua… dotazione tecnologica dedicata ai posti auto. Sono cinque le app che potrebbero permettere di pagare la sosta negli stalli a pagamento della ztl: “My Cicero”, “Telepass pay”, “Easy park”, “Drop ticket” e “Pay by phone”. Attive, però, solo le prime tre mentre per le altre si aspetta di stipulare il contratto con l’Azienda trasporti di Messina.

Tutte permettono di pagare solo gli effettivi minuti di parcheggio, evitando così i gratta e sosta prepagati con un costo fisso, ma solo “My Cicero” e, se entrerà in vigore, “Drop ticket” consentono agli utenti di acquistare anche biglietti dell’autobus, del treno ed, eventualmente, della metro, come unica fra tutte, solo “Telepass pay” permette il pagamento del bollo auto e al rifornimento, la prenotazione all’autolavaggio e la chiamata al taxi più vicino, regalando anche, come benefit ulteriori, uno sconto del 100% sullo sblocco del monopattino e un rimborso di 2,50 euro dopo tre giornate di sci all’interno di un mese solare.

Caratteristica delle app “Drop ticket”, della società “A-tono”, e di “Pay by phone”, della “Sunhill Technologies”, appartenente al gruppo “Volkswagen”, invece, è che si può effettuare il pagamento con il credito residuo sulla scheda telefonica per chi ha Tim, Vodafone, Tre o Wind, mentre le altre solo tramite carta di credito. Con “Drop ticket” si potrà usufruire anche di sconti per l’ingresso ai parchi tematici ed altre attività per il tempo libero.

Infine, da sottolineare che la sola a prevedere un costo di commissione, “la più diffusa in Italia e in Europa”, si legge sul sito dell’Atm, ma che per ogni sosta richiede una somma pari a 19 centesimi. Quest’app fornisce anche il servizio “Find & Park”, utile per trovare il parcheggio più vicino alla destinazione. Inoltre, se si guida un’auto elettrica, “Easy park” permette di gestire sia le soste che la ricarica del veicolo, sostiene il sito, senza ulteriori spiegazioni.

Per usufruire del servizio basterà scaricare l’applicazione da Play store o da Apple store, registrarsi e accedere alla sezione per impostare il tempo di sosta previsto che, nel caso in cui ce ne fosse bisogno, potrà essere prolungato o stoppato in anticipo, pagando solo per i minuti effettivi di parcheggio; in questa sezione si dovrà anche localizzare la posizione tramite Gps, oppure verificando il numero della zona al parcometro più vicino. Tutte durante la registrazione richiedono l’inserimento della targa.

La manifestazione d’interesse era stata lanciata dall’Atm già nel 2016 per invitare le aziende a mettere a disposizione le loro applicazioni e avvantaggiare gli automobilisti che, in tal modo, non sono più costretti a girovagare alla ricerca dei “grattini”, abbattendo, inoltre, i costi di distribuzione e di stampa.

Le prime ad attivarsi sono state “My cicero” e “Telepass pay”, mentre, dal 25 giugno 2018, è attiva anche “Easy park” che, visto il basso numero di utenze, ha deciso di investire affiggendo delle apposite tabelle sotto la segnaletica dei parcheggi per pubblicizzare il proprio servizio, contestata dall’Unione consumatori di Messina per motivi di “ingannevolezza”. L’Atm aveva chiesto anche a ‘My Cicero’ e ‘Telepass’ se volessero pubblicizzare le loro app, ricevendone risposta negativa, spiegano dall’azienda trasporti,

Altra novità tecnologica è la creazione di un’app per i controllori che, al momento, per verificare il pagamento degli utenti tramite smartphone, devono inserire la targa in tre applicazioni differenti perché non sanno quale servizio è stato utilizzato dall’automobilista.

Nel frattempo, l’Atm ha già creato tre banner all’interno del sito internet che, situati alla fine della home page, permettono agli utenti di confrontare la vendita dei parcheggi fra le diverse applicazioni attualmente in vigore, illustrandone i vantaggi, gli svantaggi e il funzionamento.

A breve, potranno essere presenti sul territorio anche “Drop ticket” e “Pay by phone”, ma solo dopo che verrà stipulato l’accordo in quanto, entrambe, hanno fatto richiesta solo dopo che la manifestazione d’interesse era scaduta. “Noi dobbiamo comunque dare la possibilità a tutte le aziende di fornire il proprio servizio“, conclude l’azienda.

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