MESSINA. Quarantove bed & breakfast, in crescita dell’undici per cento rispetto all’anno precedente, due nuovi esercizi alberghieri, per un totale di 22 in tutto il comune, e nessun agriturismo. È la fotografia del turismo a Messina scattata dall’Istat, che fornisce i numeri delle strutture ricettive attive in città e provincia nel 2017.
I dati, comprensivi degli afflussi totali di visitatori italiani e stranieri sullo Stretto, raccontano di una crescita complessiva degli alloggi pari al 10,5%, superiore di tre punti percentuale rispetto a quella della provincia, che continua tuttavia a surclassare il capoluogo con un numero di alberghi ed esercizi extra-alberghieri superiori di 15 volte rispetto a quelli di Messina: ben 1255 contro appena 84. Una distanza che cresce ancor di più considerando gli alberghi a 5 stelle o di lusso (385 in provincia e zero in città), i campeggi (uno solo a Messina contro i 26 della provincia) e gli agriturismi, con uno schiacciante 43 a 0. A crescere sono anche gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (+10,0%), e il numero complessivo dei posti letto (+3,98%), in particolare negli extra alberghieri (+5,08%).
Per quanto riguarda i b&b, i prezzi variano da un minimo di circa 50 euro a notte per due persone a un massimo di 90 euro (Qui i migliori 10 secondo Trip Advisor)
GLI ARRIVI. In città, nell’anno 2017, sono stati registrati 21.896 arrivi, di cui 17.520 italiani: fra le regioni più rappresentate stravince la Sicilia (7207), che supera la Calabria (1642), la Campania (1553) e la Lombardia (1492). Solo 9 gli arrivi dalla Valle d’Aosta, ma sono quelli che permangono di più, con una presenza media di 7,89 giorni, più del doppio di quella complessiva del 3,4 (in netta crescita comunque rispetto al 2016). Qui invece i dati sui turisti stranieri. Il 2017 mostra inoltre un aumento del movimento crocieristico in città rispetto all’anno precedente (+6,24%), seppur con valori decisamente più contenuti di quelli registrati nell’anno 2013: in tutto sono 390.196.