Prende il via oggi “Resto al Sud”, la misura promossa dal Ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, per facilitare la nascita di piccole imprese nel meridione e frenare la fuga dei cervelli. Per partecipare al bando sono necessari solo tre requisiti: una buona idea, un’età inferiore ai 36 anni e una semplice connessione internet per partecipare al bando, cliccando sul sito di Invitalia a partire dalle 12 di oggi.
Sul piatto ci sono 1,25 miliardi di euro pronti a finanziare le attività più disparate: dal piccolo bar sulla spiaggia alla coltivazione di capperi, dal servizio taxi su asino all’allevamento di falchi da reintrodurre in natura. Sono escluse dal finanziamento solo le attività libero professionali e il commercio. Il tutto per un importo che varia da un minimo di 50mila euro (se il richiedente è uno solo) fino ad un massimo di 200mila euro. Il 35% inoltre è a fondo perduto mentre il restante 65% (restituibile in 8 anni) è “garantito” dallo Stato.
Non c’è comunque bisogno di “accalcarsi” sul web per presentare la domanda per primi: i fondi non verranno assegnati in base a criteri temporali ma sarà vagliata ogni proposta.
“Il Mezzogiorno ha ripreso a crescere, ma c’è bisogno ora di consolidare i risultati raggiunti negli ultimi tre anni – spiega Domenico Arcuri, ad di Invitalia – Con Resto al Sud puntiamo a ribaltare la percezione del fare impresa nel Meridione, da chimera o prospettiva impossibile a volano per la crescita. Per la prima volta il governo ha messo in campo un incentivo che può coprire fino al 100% dell’investimento proposto dai neoimprenditori. Vorrei ricordare ai giovani che presenteranno le richieste che il 15 gennaio non ci sarà alcun click day, non sono previste né scadenze né graduatorie. Esamineremo tutte le proposte seguendo rigorosamente l’ordine cronologico e finanzieremo solo quelle in regola con i requisiti previsti dalla legge e che contengano un progetto di impresa valido e sostenibile. Il tutto in maniera trasparente e con procedure completamente digitalizzate.”
Resto al Sud si rivolge ai giovani tra i 18 e i 35 anni residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia che non abbiano un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, che non siano titolari di altre imprese attive e che non abbiano beneficiato di altre agevolazioni negli ultimi tre anni.