MESSINA. Prima Trump, adesso Salvini. Anni dopo l’eclatante protesta al g7 di Taormina, quando sfoderò per la prima volta una delle sue magliette più iconiche, l’ex primo cittadino di Messina Renato Accorinti torna a manifestare per i diritti dei migranti. È accaduto a Palermo, alla fine delle commemorazioni dell’anniversario della strage di Capaci. Mentre il ministro dell’Interno Matteo Salvini usciva dall’aula bunker, l’ex sindaco ha infatti tirato fuori un cartello con la scritta “Siamo tutti migranti”.
“Siamo andati ovunque nel mondo, i siciliani siamo 60 milioni fuori. Chiudere le frontiere non serve a niente ed è contro la storia. L’Africa non è povera, l’abbiamo impoverita noi. È una cosa del tutto diversa”, ha spiegato nel corso della protesta, immortalata in un video su Repubblica Palermo, che riportiamo in basso.
[…] “Siamo tutti migranti”: Renato Accorinti contesta Salvini a Palermo Lettera […]
Dopo essere stato schifato da sei messinesi su sette alle passate elezioni amministrative questo tizio ha perso Palazzo Zanca, il palcoscenico da cui esibiva la sua mitomania narcisitica. Ora per la sue strampalate esibizioni deve arrangarsi come può. Possibile che questo poveraccio non abbia una persona a lui vicina, un amico che gli faccia capire che gli convengono il nascondimento e l’oblio?
Renato Accorinti è questo, questa sua manifestazione è ovviamente indipendente dall’esito delle nostre elezioni comunali. È libero di esprimere liberamente le sue opinioni, condivisibili, se lo definisci poveraccio perché perdi tempo a commentarlo? Saranno affari suoi ora, no?