Ci sono delle caratteristiche essenziali per le canzoni che escono nel periodo di aprile-maggio e vogliono sfondare le classifiche: devono avere un ritmo catchy, essere radio friendly e seguire, spesso, la moda del momento. In pratica, non scopriamo l’acqua calda quando diciamo che la peculiarità principale di un tormentone non debba necessariamente essere l’effettiva qualità oggettiva, dato che nasce per essere spremuto all’inverosimile per quattro mesi circa e poi, con la chiusura dei lidi, possiamo anche metterla nel dimenticatoio per nove mesi–il tempo del prossimo pezzo in cui si presentano ciclicamente i tormentoni degli anni precedenti. Insomma, sì, è estate e noi vogliamo goderci oggi cinque brani che avrebbero meritato maggior successo nelle scorse estati: questi sono i nostri mancati tormentoni.

Fratelli Calafuria – Disco tropical (feat Dargen D’Amico)




Nel periodo storico in cui l’incedere dell’indie italiano spingeva forte sulla scrittura ermetica di Vasco Brondi e company, i Fratelli Calafuria pubblicavano un gioiellino chiamato Musica Rovinata, disco pieno di sperimentazioni che non è servito però a dare il giusto slancio alla band, la cui attività è poi terminata dopo qualche anno con uno scioglimento abbastanza polemico. Fatto sta che, dentro quell’album, c’è Disco tropical, e se mi chiedete qual è stata una delle grandi colpe della radio nel nostro paese io vi rispondo che è stata quella di non spingere a dovere questo singolone. Spensierata quanto basta, leggera con la collaborazione di Dargen a rendere tutto paradossalmente festoso, citazionista senza esagerare, questa canzone è il mio più grande cruccio a livello personale di sempre; nel mio programma al tempo la passai diverse volte ma: scusateci, Calafuria bros.

Shaka Ponk – French touch puta madre




Sì ok i latino americani, Enrique Iglesias che spara la stessa canzone a cadenza annuale, Miguel Bosè che è un pirata e un signore, ma i pochi suoni ispanici che personalmente abbia apprezzato da subito in un tormentone wannabe sono stati quelli degli Shaka ponk che, nel 2009, pubblicavano l’esaltante Bad porn movie trax, disco in cui trovava posto French touch puta madre. Era un periodo strano il 2009, stava arrivando anche nella scena mainstream il ritorno del mix tra elettronica e rock e questi pazzi scriteriati francesi in quei mesi hanno pubblicato quest’album che in Italia abbiamo considerato veramente in pochi purtroppo, perché a dispetto di una complessità di ascolto totale (l’album ha tante sfumature e le sedici tracce di fila non sono sempre agevoli) ha dei picchi clamorosi. Sarebbe stato un gran tormentone. Next.

Neil Patrick Harris – Brand new day




Si gioca, ovviamente, pertanto ci concederete questa piccola divagazione: il brano di per sé avrebbe tutte le caratteristiche per ziccare in testa e lì fermarsi per svagarsi durante l’estate. Svagarsi fino a un certo punto, perché Brand new day rappresenta uno dei momenti più attivi di Dr Horrible sing-along blog, webserie in tre miniepisodi con un super cast (Neil Patrick Harris, Felicia day <3, Nathan Fillion e Simon Halberg) che in Italia è passata purtroppo sotto silenzio. Harris è il protagonista, un quasi genio del male che vuole diventare cattivissimo, entrando alle dipendenze di Bad Horse e al contempo vuol conquistare Penny, incantata però da Captain Hammer (di cui ricorderemo per sempre la celebre “The hammer is my penis”). Questo pezzo è il turning point della storia, che dura meno di quarantacinque minuti e che dovreste vedere non appena chiusa questa playlist.

Random Recipe – ANXT




Lo scorso Ypsigrock per me si è aperto con i Random Recipe e ho pensato che se fosse stato tutto impostato in quel modo non avrei più avuto bisogno di musica nuova. Il gruppo canadese poi mi ha fatto compagnia per il mio trentesimo compleanno, per una straordinaria coincidenza del destino, e proprio da poche settimane il loro incedere è stato notato anche da Zalando che l’ha resa colonna sonora dei suoi spot (credo anche in Italia). Fab e Frannie sono energiche e positive, il pezzo è colmo di quelle good vibrations che lo rendono ideale per centomila passaggi quotidiani in radio—eppure, non è incredibilmente così. Posto che il disco da cui è tratto, Distracions, è uscito lo scorso anno, c’è ancora un po’ di tempo per rimediare e rendere ANXT il tormentone ufficiale dell’estate 2k19.

Derozer – Amo il lunedì




In un briefing per non dimenticare brani che potevano stare qua dentro, nella mia domenica sotto il pilone ho fatto l’errore di parlare con il mio amico Luca (che i più attenti ricorderanno per essere il batterista dei Basiliscus P), il quale mi ha scherzosamente proposto Amo il lunedì dei Derozer, brano di per sé completamente inadatto per essere un tormentone in questo paese perché ha sonorità distanti da quelle richieste nel circuito mainstream. Vero verissimo, però ci sembrava giusto chiudere così, con un pezzo punk/oi!, la playlist odierna, perché questo è il giorno più disgraziato della settimana ma noi proviamo sempre a esorcizzarne la negatività. Nostro giorno preferito della settimana? Non mi sento di dire sì a cuor leggero, ma almeno così proviamo a divertirci, e a “cambiare musica”. Buoni tormentoni a tutti voi!

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