MESSINA. La vicenda relativa all’annullamento dei concerti di Ultimo e di Tiziano Ferro a causa della mancata concessione da parte del Comune di Messina genera le prime reazioni politiche da parte del gruppo consiliare del Pd, che con una nota chiede la revoca del diniego allo svolgimento dei concerti nel 2021 e le dimissioni dell’assessore agli Eventi musicali Giuseppe Scattareggia che “si è finora certamente dimostrato non all’altezza del ruolo ricoperto”, si legge sul documento.

Di seguito la nota integrale:

PREMESSO

–Di essere venuti a conoscenza che il Comune di Messina, su impulso dell’Assessore allo Spettacolo ed agli Eventi musicali, Giuseppe Scattareggia, ha deciso di rispondere con un diniego alla richiesta degli organizzatori di spostamento all’anno 2021 dei previsti grandi eventi musicali che si sarebbero dovuti tenere nel corso dell’estate 2020 presso lo stadio “Franco Scoglio”, a causa dell’epidemia Coronavirus, con particolare riferimento ai concerti dei cantanti Tiziano Ferro ed Ultimo, con organizzazione partita almeno un anno fa e con parecchi biglietti già venduti;

–Di essere venuti a conoscenza dei motivi che hanno prodotto tale diniego al rinvio di un anno, dovuti, a quanto pare, alla circostanza che, essendo in itinere la procedura di evidenza pubblica per l’affidamento in concessione della gestione dello stadio Franco Scoglio, il rinvio di questi due grandi concerti avrebbe comportato la possibilità che nessun papabile alla gara di affidamento si sarebbe presentato, in presenza di un vincolo sullo stadio per circa un mese, causato dallo svolgimento dei predetti due concerti nell’anno 2021;

–Che per tale motivo, anche su dichiarazione in tal senso resa dal dirigente al ramo, il Comune di Messina ha ritenuto allo stato attuale di non poter assumere vincoli contrattuali per eventi da programmarsi nell’anno 2021, e da qui il diniego al rinvio di un anno dello svolgimento di tali attesi eventi;

RITENUTO

–Che la “motivazione” addotta dall’Amministrazione comunale per il rifiuto allo spostamento di un anno di tali concerti non è affatto condivisibile, atteso che il bando per la gestione pluriennale degli stadi, e segnatamente dello stadio San Filippo, ad oggi non è ancora pronto; con la conseguenza che si sarebbe potuto ancora prevedere in tale bando il vincolo legato allo svolgimento nello stadio Franco Scoglio dei due concerti, non tenutisi nel corso del corrente anno per causa di forza maggiore;

–Che, non essendo ancora stato emanato il predetto bando, non può sussistere nessun vincolo, né amministrativo né politico, che possa condizionare le scelte del Comune di Messina rispetto a futuribili ed eventuali scelte discrezionali di un eventuale Gestore degli stadi;

–Che, in ogni caso, si appalesa del tutto paradossale tale “preoccupazione”, posto che trattasi di eventi così importanti e densi di ricadute positive per la città, che nessun futuro ed eventuale vincitore di bando avrebbe disdegnato di gestire nell’anno 2021 eventi musicali di così grande portata, eventi che certamente non possono essere organizzati privatamente, senza la partecipazione dell’Ente comunale. Infine, sul punto, sorge anche il dubbio che, vista la lentezza finora mostrata dall’Amministrazione, nonostante il Consiglio comunale abbia approvato lo schema di convenzione il 4 luglio 2019, entro un anno avremmo già avuto gli stadi concessi a privati, a seguito di gara già espletata e definitiva;

–Che tale decisione non solo non sia affatto condivisibile nella sua poco convincente motivazione amministrativa, ma rappresenti il frutto di una visione politico-programmatica del tutto miope, e non finalizzata allo sviluppo culturale ed economico della città, che passa – soprattutto in un momento di gravissima crisi come quello attuale – anche dalla ripartenza di alcuni settori merceologici e di servizi legati ad eventi musicali di così grande attrazione; nella certezza, peraltro, che la rinuncia della città di Messina avvantaggerà altre città siciliane e calabresi, a nostro discapito;

–Che i due eventi che il Comune di Messina ha deciso inopinatamente di cancellare prevedono complessivamente la presenza di circa 70.000/80.000 persone, molte delle quali utilizzano i servizi offerti dall’indotto, quali la vendita di prodotti commerciali, ed i servizi legati allo spostamento, al pernottamento ed alla permanenza in città di migliaia di persone; con la conseguenza che tale immotivata scelta dell’Amministrazione comunale – e segnatamente dell’Assessore al ramo – si traduce in un palese danno economico, oltre che di diniego ad una importante offerta culturale e ricreativa di cui i nostri giovani hanno oltremodo bisogno, che certamente Messina non può permettersi;

–Che un tale immotivato rifiuto concretizza, di fatto, la definitiva fuoriuscita della città di Messina dal circuito dei grandi eventi musicali e dei grandi concerti, quando, fino allo scorso anno, lo svolgimento dei concerti tenutisi allo stadio Franco Scoglio ha fatto sì che la nostra città rappresentasse spesso l’unica tappa di importantissimi eventi musicali in tutto il Sud Italia, primeggiando, quindi, almeno in tale settore, rispetto a tante altre città meridionali.

CONSIDERATO

–Che tale infausta scelta dell’Assessore comunale allo Spettacolo, Giuseppe Scattareggia, rappresenta solo l’ultima di tutta una serie di scelte “culturali” e ricreative che hanno suscitato moltissime perplessità in città, come, tra le tante, l’uso del Palacultura di Messina per gare di culturismo, o  per manifestazioni musicali alle quali gli organizzatori hanno accompagnato discutibili offerte di ristoro alimentare, eventi che poi non si sono tenuti ma hanno creato molto imbarazzo in città, o come l’utilizzo della Piazza Unione Europea per feste e sagre dal sapore più paesano che cittadino, ed altro ancora;

–Che per tali motivi l’Assessore Giuseppe Scattareggia ha dimostrato ampiamente, in tutta la durata del suo mandato, di non essere adeguato a svolgere al meglio il ruolo di cui è stato investito, con la conseguenza che, alla luce di quest’ultima occasione in cui è stata dimostrata totale assenza di visione politica in materia di grandi eventi cittadini, con conseguente consistente danno per la città, sarebbe oltremodo auspicabile che lo stesso raccolga l’invito a rassegnare le proprie dimissioni;

Premesso, ritenuto e considerato quanto sopra, gli scriventi consiglieri comunali

CHIEDONO                  

Al Sindaco De Luca ed all’Assessore agli Eventi musicali Giuseppe Scattareggia, ognuno per quanto di propria competenza:

Di voler immediatamente riparare agli errori finora commessi, facendo sì che questi importantissimi eventi musicali non vengano definitivamente perduti, ma si possano ancora svolgere in città nell’estate del 2021, previo immediato contatto con le rispettive società organizzatrici;

Di voler, altresì, prevedere espressamente nel bando di concessione degli stadi cittadini che all’interno dello stadio Franco Scoglio si possano svolgere ogni estate grandi eventi musicali, come previsto peraltro nello schema di convenzione già approvato dal Consiglio comunale;

Di voler, infine, trarre le dovute conseguenze politiche di tale pessima gestione degli eventi culturali e musicali in città, anche con le auspicabili dimissioni di chi si è finora certamente dimostrato non all’altezza del ruolo ricoperto.

I Consiglieri comunali del gruppo “Partito Democratico”

Antonella Russo,      Felice Calabrò,       Gaetano Gennaro,      Alessandro Russo

A prendere posizione, anche il movimento Vento dello Stretto, che giudica questa scelta scelta “una follia. Non ha un senso né “politico” né giuridico“.

Di seguito il comunicato integrale firmato dal presidente Piero Adamo:

Riprendiamo posizione – come fatto il 22 aprile u.s. – sulla questione “stadi&concerti” dopo aver appreso del diniego dell’Amministrazione Comunale agli organizzatori di posticipare al prossimo anno le date degli eventi che avrebbero visto esibirsi i noti cantautori “Tiziano Ferro” e “Ultimo”.

Questa scelta è una follia. Non ha un senso né “politico” né giuridico.

Non ha un senso “politico” perché chi amministra deve ricercare le occasioni di crescita, di visibilità, di lavoro per la Città. Ed i concerti – a questo livello – certamente lo sono.

Non ha un senso “giuridico” perché il bando deve essere ancora pubblicato e può, quindi, essere modellato e modificato per contemperare questa nuova esigenza. Per di più, lo “schema di bando” approvato dal Consiglio Comunale prevede la riserva al Comune di utilizzo di alcune giornate. Ed infine, chi si aggiudicherà la gestione pluriennale – se mai ci sarà qualcuno e, ad oggi, non è dato saperlo – non potrà che essere contento – per ovvi motivi economici e di immagine – di questo “impegno” assunto dal proprietario dello Stadio.

Si chiama #Diritto e serve per tenere insieme esigenze e interessi di una Comunità.

A furia di “ordinanze”, forse, ce lo “siamo” dimenticati.

Chiediamo, pertanto, al Sindaco di rivedere questa decisione o di spiegare in modo chiaro quale enorme ed insuperabile ostacolo egli riscontra.

Noi di “enorme” riscontriamo solo l’assurdità di questa scelta.

Distinti saluti.

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