MESSINA. «Dicci come sei combinato. se non hai i soldi ci siamo noi. Questo è il messaggio che vi voglio lanciare». Così Cateno De Luca introduce le misure adottate dal Comune per affrontare le conseguenze economiche del Coronavirus e in particolare la “Messina family card”, una sorta di coupon mensile, dal valore massimo di 300 euro al mese,  che permetterà alle persone più in difficoltà di acquistare beni alimentari per i mesi di aprile e maggio. Previsti anche dei contributi per chi non riesce a pagare l’affitto e per pagare le bollette dell’Enel e del gas (che varranno anche per gli arretrati di marzo), “perché le altre le abbiamo soppresse”, spiega il primo cittadino, rimandando a domani il discorso sule utenze.

Come funzionerà il tutto? Non verrà preso in considerazione l’Isee, che si basa sul reddito del 2018, ma ci si baserà su una autocertificazione online (ci sarà anche uno sportello per gli anziani) tramite la quale ognuno potrà dichiarare (mensilmente) di non essere nelle condizioni economiche per sopravvivere. I destinatari, in particolare, sono tre: chi ha dovuto chiudere la propria attività, chi ha perso il lavoro (ma solo se non c’è un’altra forma di reddito in famiglia) e chi è in stato di bisogno (ma dovrà dimostrarlo). I fondi non verranno comunque erogati direttamente ai cittadini ma verrà erogato un buono (da valutare se cartaceo o digitale): «Soldi non ne avrete, ma avrete dei coupon da utilizzare presso le strutture convenzionate», specifica De Luca.

Chi farà richiesta del sussidio dovrà comunque dichiarare quanti soldi ha a disposizione sul conto. La cifra prevista per comprare da mangiare, in parole povere, è fissata a 300 euro: significa che se un cittadino ha a disposizione solo 200 euro riceverà dal comune i restanti cento. Chi ne ha 300, ad esempio, non riceverà i coupon in quanto è considerato in condizione di poter fare la spesa (la stima è 10 euro al giorno), ma verrà aiutato per quanto riguarda il pagamento di affitto (ma ancora è da stabilire come) e utenze. La cifra di 300 euro è procapite: per i nuclei familiari più numerosi si passa a 400 euro per due persone, 500 per tre e così via. Il tutto partirà questo venerdì o al massimo il prossimo lunedì.

In totale, la cifra stanziata ammonta a 32 milioni di euro e fa parte del “fondo emergenza coronavirus”, ottenuto tramite la riprogrammazione dei fondi europei e dai residui racimolati da programmi già conclusi, ma verrà alimentato anche con i fondi nazionali e regionali in arrivo. «Al momento – spiega De Luca – abbiamo oltre 62 milioni di euro a disposizione e altri 60 milioni vincolati: in totale 120 milioni di euro da spendere e rendicontare».

A intervenire è poi l’assessore Calafiore, che anticipa la creazione di una banca dati unica che includerà l’elenco di tutti i beneficiari già assistiti.

Spazio anche all’assessore Massimo Minutoli, che aggiorna sui casi di contagio, 283 fra città e provincia. Due i pazienti guariti ma anche un decesso, un uomo di 55 anni morto al Policlinico.

Nota bene: ulteriori e più approfondite informazioni sul funzionamento della Messina Family Card verranno fornite da Lettera Emme quando sarà pubblicata la delibera di giunta.

 

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