MESSINA. Sono iniziate con notevole anticipo rispetto al normale, ma le belle giornate domenicali di sole hanno portato i soliti, annosi e apparentemente irrisolvibili problemi a Faro, meta preferita di chi n un pomeriggio  di sole e clima mite da primavera inoltrata vorrebbe rilassarsi al sole. E invece è stato costretto a un calvario di file, clacson, gas di scarico e fegato ingrossato per la bile. I motivi? I soliti. Troppe auto (e motorini) e parcheggiate con sprezzo di qualsiasi buon senso (e norma di codice della strada). Un problema che si presenta regolarmente ogni volta che una grande massa di gente si riversa a capo Peloro: quindi ogni finesettimana soleggiato e, per tre mesi d’estate, ogni sera.

Come si ovvia? sia il comitato Messina nord che i Grilli dello Stretto hanno proposto l’istituzione di Ztl e isole pedonali nell’area che va dalla chiesa di Faro al Pilone: soluzione che il consiglio di circoscrizione non ha tenuto mai ufficialmente in considerazione, e che è osteggiata da parte della popolazione, per la micidiale combo negozi che chiuderebbero/vecchietti che non potrebbero muoversi.

Il piano generale urbano del traffico approvato in Giunta una settimana fa, pre Faro prevede soluzioni progettuali che vanno verso area pedonale e zona a traffico limitato (ed il progetto di Mobilità dolce dell’area, al contrario di quello della zona Cairoli-Duomo-Porto, non è stato cancellato dalla nuova amministrazione, dopo che la vecchia lo aveva inserito tra le opere da finanziare col Pon Metro. Toccherà al consiglio comunale esprimersi. Nel frattempo, capo Peloro continuerà ad essere preso d’assalto dalle auto, inquinato acusticamente dai clacson e ambientalmente dai fumi di scarico.

Invivibile, in una parola. Alla faccia di chi ci va cercando un po’ di relax in riva al mare.

 

La risposta del presidente della VI Municipalità, Matteo Mangraviti:

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